mercoledì 29 ottobre 2008

Ridiamo

RIDIAMO UN PO

Ci sono sempre due modi di vedere la stessa situazione...........





Ero seduto, con mia moglie, ad un tavolo durante il raduno annuale

dei veterani del mio Corso....

Continuavo a guardare una donna chiaramente ubriaca mentre, seduta da

sola al tavolo vicino, dondolava il suo bicchiere con lo sguardo

perso nel vuoto...

Mia moglie mi chiese: "la conosci"?

Si! Sospirai. E' la mia ex ragazza.

Ho sentito in giro che ha cominciato a bere non appena l'ho lasciata,

e da allora non l'hanno praticamente più vista sobria...

"Mio Dio" - esclamò mia moglie - "chi avrebbe mai detto che una

persona potesse andare avanti a festeggiare così a lungo...?!?!?!

Ci sono sempre due modi per vedere la stessa cosa,,,

Ricevuto da Nadia

SCUOLA

domenica 26 ottobre 2008

Razzismo




Ricordatevelo ...voi, che abbaiate come cani rabbiosi in difesa del territorio!
Ricordatevelo voi che volete abbaiare indistintamente, sia al ladro e che al semplice uomo errante!
Voi che volete racchiudere il male dell'uomo in una razza, voi che il male e l'odio lo portate dentro come serpe velenosa!
Di cosa avete paura?
Chi ha dentro di se, la propria identità non teme che si perda o venga confusa con quella di altri, perchè saprebbe riconoscerla fra mille, la propria identità...la propria umanità!
Si respira un aria che non mi piace...io non voglio confondermi con voi...io sono la minoranza, la radice che cerca un terra umile, voi siete la gramigna...che si diffonde ...infestante, e tutto soffoca;
le vostre radici non conoscono la profondità, voi vi fermate alla superficie, per questo rivendicate più spazio e temete di perderlo!
per questo vi sentite fragili e minacciati, le vostre radici sono deboli!
Voi rovinate questo giardino, voi che lo abitate come fosse solo vostro...
un giardino è ricco, più sono le varietà di piante e fiori che lo costituiscono!
Ma come potete ambire al cielo, voi? che volgete lo sguardo verso il basso per trovare qualcuno da calpestare e umiliare!
Voi che non avete mai guardato gli occhi di un uomo!
Provate!
Guardate dentro gli occhi di un uomo...
di un uomo qualsiasi..
io, vi ho visto la mia immagine riflessa
il mio bene e il mio male
le mie speranze e le mie disillusioni
la mia voglia di vivere..e la noia dell'esistenza
l'amore e la disperazione
il coraggio e la vigliaccheria
la verità e la bugia
la ricchezza e la miseria
la vita e la morte
Janas
http://sojanas.blogspot.com/2008/05/lunica-razza-che-conosco-quella-umana.html
26 ottobre 2008 8.38

giovedì 23 ottobre 2008

Berlusconi

In una città, ad un semaforo rosso c’è Berlusconi su un cavallo bianco, mentre aspetta il verde, sotto al suo fianco una bambina sul suo triciclo, Ciao bambina chi ti ha regalato quel triciclo? Babbo Natale risponde la bambina. Devi dire a babbo Natale che al triciclo deve mettere la lucina rossa dietro, ti faccio 5 Euro di multa, La bambina seria guarda in su e dice: e a te chi ti ha regalato questo cavallo bianco. Babbo Natale, risponde Berlusconi. La bambina seria, lo guarda e le dice: devi dire a Babbo Natale che i coglioni il cavallo li ha sotto non sopra.

Da una scuola delle Vallette a Torino.

domenica 19 ottobre 2008

NOTE


LA NOSTRA MUSICA

Immaginiamo che tutti gli esseri umani siano uno spartito musicale, fatto solo di sette note, queste note sono presenti nella coscienza di tutta l’umanità.
La differenza che c’è fra gli individui è dovuta al fatto che le note sono collocate in modo diverso.
Ecco allora che si conoscono uomini eccezionali che possono essere definite opere sublimi e piene di una musicalità eccelsa, altri uomini con musica più leggera con una musicalità più orecchiabile e popolare.
Altri uomini possono avere anche delle note stonate, e sono quelle persone che di solito noi non approviamo.
In conclusione, in tutti gli uomini, bianchi, neri, gialli o rossi, ci sono sette note musicali, che fanno parte del genere umano, quindi tutti condividiamo queste sette note che ci fanno essere, nel bene e nel male tutti figli della stessa madre,che è la terra

Salvo

sabato 18 ottobre 2008

SCUOLA




...di bene in meglio...... alla faccia del diritto di studio per tutti......Ciao Nadia


Per tutti coloro che vogliono interessarsi a ciò che sta succedendo all'università italiana allego questa mail con la preghiera di leggere e diffondere..
Il nuovo governo, approfittando dell'estate, ha approvato il 25 giugno con la fiducia un decreto (poi legge 133) che modifica profondamente la struttura dell'università:
1. Ci sarà un taglio di 500 milioni di euro in 3 anni alle università. per alcuni atenei questo potrebbe significare la chiusura.
Altrimenti:
2. Con il nuovo decreto le università pubbliche potranno scegliere se diventare fondazioni private o meno. PERCHÈ DOVREBBERO DIVENTARE FONDAZIONI PRIVATE?
3.Per riuscire a finanziarsi aumentando le tasse agli studenti, che non avrebbero più un limite di legge. Le tasse infatti potrebbero aumentare a dismisura, anche raggiungendo i 6-7000 euro l'anno, sul modello delle università americane.

Inoltre le fondazioni verrebbero finanziate da enti privati, come ad esempio le industrie farmaceutiche (forse le sole a poterselo permettere), e tali enti finirebbero per tagliare le gambe a tutti quei settori universitari e di ricerca che non rientrano nei loro interessi.
Ma soprattutto sarebbero le ricerche a venir danneggiate pesantemente, non più spinte dal puro interesse culturale e sociale, ma dai fondi messi a disposizione e dalle commissioni dirette degli enti stessi!! E IL FUTURO?

4. Università di serie A e di serie B in base alle disponibilità economiche degli studenti, quindi titoli di studio dal differente peso e possibile perdita del valore legale di questi.
I collettivi dei vari atenei organizzeranno assemblee per approfondire le conseguenze dei cambiamenti in atto, portati avanti da governi sia di destra che di sinistra di anno in anno, che minacciano quella che DOVREBBE ESSERE una UNIVERSITÀ LIBERA PUBBLICA E DI MASSA.Gli studenti, i ricercatori e i professori si stanno già muovendo e i corsi quest'anno non partono per protesta, ma un problema così grave è ancora poco conosciuto.
Infatti il problema più grave è che nessuno sa niente, i media non ne hanno parlato, se non per screditare a titolo di 'minoranza' chiunque abbia protestato contro questo assurdo disegno di legge!
Dobbiamo riuscire a bypassare il muro dei giornalisti e delle televisioni controllate da questo governo (maggioranza + opposizione, sia chiaro!!) per far sapere, perché tutto questo non passi indifferente!!
AIUTACI! L'UNIVERSITÀ NON È SOLO DEGLI STUDENTI MA DI TUTTI!!!! FAI GIRARE QUESTA MAIL A TUTTI I TUOI CONTATTI, anche se non studenti, è importante che tutti sappiano e se ne parli!!
DOCUMENTO UFFICIALE: il decreto legge 112/08 articolo 16 Gazzetta Ufficiale ( http://www.camera. it/parlam/ leggi/decreti/ 08112d.htm )
Il decreto è già stato pubblicato da più di un mese sulla Gazzetta Ufficiale quindi È GIÀ LEGGE!
PER ULTERIORI INFORMAZIONI: http://www.studenti disinistra. org/content/ view/487/ 1 Questa non è una protesta politica ma nell'interesse di tutti Aiutaci a mobilitare tutti perché questo decreto potrebbe cambiare irrevocabilmente l'aspetto dell'istruzione italiana e quindi del paese.
..UN POPOLO IGNORANTE E' PIU' FACILE DA COMANDARE!!. .noi non diventeremo le loro pecore!!..
Salvo

AMICIZIA

mercoledì 8 ottobre 2008

SCUOLA

LA SCUOLA

L'intelligenza di un individuo non dovrebbe essere possibile imprigionarla, ma purtroppo la maggioranza della intelligenza umana è incanalata e repressa in regole sociali.
I bambini quando vengono al mondo hanno delle potenzialità eccezionali per lo sviluppo delle loro capacità intellettive, ma proprio quando questa intelligenza comincia a svilupparsi in modo molto evidente, arriva l'età scolastica che imprigiona le menti in regole precise frenando e reprimendo tutte le potenzialità che sono componenti della intelligenza umana: la fantasia, l'inventiva, l'esplorazione, la ricerca, la solidarietà umana.
La nuova riforma non va certo in questa direzione
Modificare profondamente la scuola in modo tale che il bambino prima e l'adolescente poi siano in grado di esprimere la propria intelligenza in tutte le sue potenzialità possibili, senza imporre troppi limiti come appunto avviene oggi.
La disciplina esasperata, il nozionismo, l'individualismo con il voto, classificarli come il più bravo della classe, educarli all'egoismo, alla presunzione, al possesso: Tutto questo è purtroppo quello che la società in generale ha imparato e che chiede alla scuola, per fare degli individui componenti delle grandi masse che producono beni materiali e culturali per pochi eletti.
Quante volte abbiamo visto persone che vengono classificate come: Strane, matte, con la testa fra le nuvole; probabilmente sono persone che inconsciamente non hanno accettato le regole del gioco e quanti di questi vengono emarginati e molto spesso ricoverati nei manicomi.
Fra queste persone strane o matte, possiamo mettere anche uomini di genio che sono emersi grazie alla loro grande forza di autonomia e indipendenza intellettuale come A. Ainstein ed altri grandi pensatori che erano considerati geni e lo sono tuttora proprio perché non erano "normali", incompresi dalla maggioranza della gente "normale", se fossero stati compresi non sarebbero geni ed infatti in questa loro anormalità sta la loro genialità.
Di questi uomini c'è ne sono sempre di meno perché non si "fertilizza il terreno" con metodi e insegnamenti nuovi, ma si vuole plasmare e controllare gli individui per inserirli in una società sempre più disumanizata.

SALVO
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lunedì 6 ottobre 2008

FINANZA

EMOZIONI


I COLORI DELLE EMOZIONI

Immaginiamo che quando veniamo al mondo, nel nostro profondo abbiamo dieci tele che valgono per ognuno dieci anni, quindi abbiamo davanti a noi cento anni.
Nei primi dieci anni consumiamo la prima tela con le nostre emozioni: colori tenui, delicati, con sfumature di rosa e celestino, con trasparenze che fanno risaltare il bianco della tela, il paesaggio che raffiguriamo è l’infinito in quanto misterioso e tutto da scoprire.
Nella seconda tela che va dagli undici ai venti anni, il colore dominante è il giallo che mischiato con una punta di rosso crea un’atmosfera radiosa e piena di aspettative, l’adolescenza psicologicamente turbata dal volere essere e dal volersi annullare per traguardi ancora non praticabili, un dipinto con colori tormentati e rimescolati alla ricerca dell’essenza della vita.
Dai ventuno ai trenta anni, il colore rosso che rappresenta le passioni, la frenesia di vivere che tenta di raccogliere tutti i frutti che la terra offre, ma l’umanità in cui si è immersi è contraddittoria, a volte crudele, senza speranza? Sulla tela si rappresentano alberi con tronchi contorti, spasimanti, con rami che si proiettano verso il cielo, le radici anch’esse contorte, fuori escono e penetrano in profondità nella terra alla ricerca dell’acqua per dissetare la propria anima.
Nella quarta tela i colori si sfumano, pur essendoci ancora il rosso che si mescola al giallo, l’azzurro e un pizzico di verde che in parte smorza le forti tonalità, si raggiunge una quiete che è dovuta a una parziale maturità. Dalla nostra terra seminata, nascono i primi germogli di altre vite, che danno forti emozioni e gioia al nostro essere..
Dai cinquantuno ai sessanta anni, il colore prevalente è il blu che mischiato col rosso e il bianco, da una tonalità di viola piacevole, il paesaggio è un mare calmo che si distende sulla riva accarezzandola spumeggiando con rivoli bianchi. All’orizzonte il sole ancora alto produce un calore tiepido che penetra nel nostro essere,
dandoci un senso di pace.
Prima di iniziare la sesta tela, guardiamo le tele precedenti, tutte le emozioni passate, i ricordi ci riempiono l’anima di nostalgia, sulla bianca tela rappresentiamo un paesaggio con colori appannati , con spazzi di luce abbaglianti che annebbiano il nostro futuro, che se volessimo potrebbe ancora essere radioso.
Siamo alla settima tela, i colori rimasti sono ben pochi, cerchiamo di stenderli con avarizia per riprodurre scene serene, di pace e di meraviglia per essere arrivati a questa età. Guardiamo nell’archivio della nostra coscienza, analizziamo tutte le tele precedenti e vediamo tutte le nostre emozioni vissute. In questa tela ancora, ci possono essere forti emozioni che però vengono assopite dalla nostra coscienza di essere arrivati ad uno stadio di riflessione.
In tutte le tele precedenti abbiamo espresso il nostro essere interiore, ma in tutte ci sono state delle interferenze esterne che ci hanno procurato sofferenze e dolori: lutti, separazioni, tradimenti ecc… ma le precedenti tele da noi tutti dipinte, sono in noi, nel nostro profondo e nessuno potrà cancellarle. Le emozioni in esse contenute sono pura energia, energia che a dato calore e speranze alla nostra vita.
Fra queste dieci tele, c’è chi ne avanzerà qualcuna in bianco, ma resteranno tali per sempre? Credo di no: le emozioni provate nella nostra vita sono pura energia che uscirà dai nostri corpi ormai inutili, per riempire quelle tele bianche di colori emozionali a noi sconosciuti e paesaggi con scenari non immaginabili, dove si realizzeranno dipinti pieni di tutte le nostre emozioni che vivranno per l’eternità.

Salvo

domenica 5 ottobre 2008

DONNA



lE DONNE DOVREBBERO RIFLETTERE SU QUANTO SCRITTO DA S. PAOLO.



FOLGORATI SULLA VIA DI DAMASCO

Perché non parlare di Paolo, celeberrimo esponente della cultura Cristiana, non ché membro ufficiale (e tra i più blasonati!) degli altrettanto famosi dodici apostoli? Riporto qui sotto alcuni passaggi dei suoi importanti scritti, alcuni passaggi forse sconosciuti ai più, ma che non perdono per questo la loro tracotante valenza simbolica…
Schiavi, obbedite ai vostri padroni con devozione e timore, serviteli con sollecitudine, come se si trattasse del Signore stesso, e non di uomini. (Lettera agli Efesini, 6, 12)
Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è il capo della moglie, come anche Cristo è a capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto. (Lettera agli Efesini, 5, 22-24)
Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea. (Prima lettera ai Corinzi, 14, 34-35)
La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia. (Prima lettera a Timoteo, 2, 11-15)
L’uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell’uomo. E infatti non l’uomo deriva dalla donna [sic!!! ndC], ma la donna dall’uomo; né l’uomo fu creato per la donna ma la donna per l’uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli [...] Giudicate voi stessi: è conveniente che una donna faccia preghiera a Dio col capo scoperto? Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l’uomo lasciarsi crescere i capelli, mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere? La chioma le è stata data a guisa di velo. Se poi qualcuno ha il gusto della contestazione, noi non abbiamo questa consuetudine e neanche le Chiese di Dio. (Prima lettera ai Corinzi, 11, 7-10; 13-16)
Ho la presunzione di ritenere che in questi scritti vi sia la soluzione a tutti i problemi della Chiesa odierna. Qual è l’accusa maggiore che viene mossa ai vertici ecclesiastici? L’incoerenza, il predicar bene per razzolare male. Io credo che se Benedetto XVI, nella sua omelia domenicale, leggesse questi passaggi anziché quelli che comunemente vengono proposti, commentandoli con sincera e sentita approvazione, finalmente la gente penserebbe che la Chiesa dice effettivamente ciò che pensa. Non ci sarebbe più bisogno, come accadde il 25 maggio del 1521, di vietare la lettura della Bibbia ai fedeli. Saremmo tutti più coerenti, e felici di trovarci attorno, nella vita di ogni giorno, l’espressione vivente del volere Clericale.

venerdì 3 ottobre 2008

RADICI



Il frutto dei nostri semi i figli
Essi sono la continuità della vita
Nelle gioie e nei dolori, essi sono
la continuità della vita, da qui
nasce l’eternità.

Salvo