mercoledì 29 settembre 2010

PC

E voi cosa ne pensate?????????



Un' insegnante spagnola stava spiegando alla classe che in spagnolo ,
contrariamente all'inglese, i nomi possono essere sia maschili che
femminili.
     "casa, per esempio, è femminile: la casa"
     "matita, invece, è maschile: el lapiz"
     Uno studente chiese: "Di che genere è la parola computer?"
     Anziché rispondere, l'insegnante divise la classe in due gruppi,
maschi e femmine, e chiese loro di decidere se computer dovesse essere
maschile o femminile. A ciascun gruppo chiese inoltre di motivare la
scelta con 4 ragioni.

     Il gruppo degli uomini decise che " computer" dovesse essere
decisamente femminile "la computadora" perchè:
     1. Nessuno tranne il loro creatore capisce la loro logica interna.
     2. Il linguaggio che usano per comunicare tra computer è incomprensibile.
     3. Anche il più piccolo errore viene archiviato nella memoria a
lungo termine per possibili recuperi futuri e.
     4. Non appena decidi di comprarne uno, ti ritrovi a spendere metà
del tuo salario in accessori.

     Il gruppo delle donne, invece, concluse che i computer dovessero
essere maschili (el computador) perchè:
     1. Per farci qualunque cosa, bisogna accenderli.
     2. Hanno un sacco di dati ma non riescono a pensare da soli.
     3. Si suppone che ti debbano aiutare a risolvere i problemi, ma
per la metà delle volte, il problema sono LORO; e.
     4. Non appena ne compri uno, ti rendi conto che se avessi
aspettato qualche tempo, avresti potuto avere un modello migliore.

     Le donne vinsero.

     Manda questa mail a tutte le donne intelligenti che conosci ....
e anche a qualche uomo se ritieni che la possa capire...

domenica 5 settembre 2010

E POSSIBILE ESSERE SE STESSI?




Immersi in una realtà complessa e contraddittoria che si scontra con la complessità e le contraddizioni dell'io
La semplicità, l'umiltà, la sincerità sono valori sempre più rari, si è sospinti ad assumere atteggiamenti che non rispecchiano il vero essere dell'individuo.
Chi a tentato di essere solo se stesso, ha dovuto convincersi che in questa società non è possibile essere se stessi, ma bisogna essere quello che gli altri vogliono che siamo.
Quindi dimostrarsi sicuri quando mille dubbi ci rodano, essere allegri quando vorremmo urlare dalla disperazione.
L'ipocrisia è il valore negativo che domina tutti.
Come uscire da questa situazione? Come rompere l'andazzo esistente che sempre di più fa chiudere gli individui in se stessi?
Penso che ci sia bisogno di più fiducia negli altri, lo so non è facile, molto spesso la nostra fiducia viene tradita ma per un tradimento subito non possiamo generalizzare e dire che non abbiamo più fiducia in nessuno, sarebbe questa una posizione molto negativa.
Cosa mi aspetto io dagli altri? cosa si aspettano gli altri da me? Partire da questa domanda per darci una risposta.
Una risposta potrebbe essere: accettare gli altri cosi come sono con i loro pregi e i loro difetti, riuscire ad entrare nelle sofferenze e nelle gioie degli altri senza dare giudizi.
La paura dei giudizi. Ci porta all’isolamento, a non esprimerci, a chiuderci in noi stessi e sentire gli altri sempre ostili.
Il rispetto delle persone è fondamentale, siano esse laureate o analfabete, ricche o povere, vestite bene o vestite male.
Queste risposte sembrano banali e assodate, ma purtroppo cosi non è.
Ogni persona ha un suo mondo interiore specifico, fatto di sogni, delusioni, aspettative non realizzate, ma tutte queste persone hanno in comune il desiderio di essere rispettate per quello che sono.

Salvatore Caldarola