mercoledì 27 maggio 2009

Mandiamolo a casa

A: Presidente del Consiglio
In Nome del Popolo Italiano,
il Tribunale di Milano, ha condannato l'avv. Mills
a 4 anni e 6 mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari!

Dal testo della sentenza si evince che David Mills:
"... ha certamente agito da falso testimone, da un lato, per consentire a Silvio Berlusconi ed al Gruppo Fininvest l’impunità dalle accuse o, almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute sino a quella data..."

Da questo processo e dalle conseguenti responsabilità, Silvio Berlusconi ha ottenuto l'impunità attraverso il Lodo Alfano (L. 124/08), che consente alle quattro più alte cariche dello Stato di ottenere la sospensione dai processi penali pendenti e futuri, nonostante il dettame inderogabile contenuto nell'art. 3 della Costituzione Italiana:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".

In attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla costituzionalità della L. 124/08, il colpevole coinvolgimento del Presidente Silvio Berlusconi in questa vicenda, così come palesato dagli atti processuali e dalla sentenza, unito alle violente invettive contro la Magistratura, potere fondamentale ed autonomo della nostra Repubblica, rende la prosecuzione del mandato istituzionale di questi, in forte contrasto con ogni regola etica e morale di uno Stato di Diritto, costringendo l'Italia ad un corto circuito politico-giudiziario che nega in radice la natura democratica del Governo e la stessa forma repubblicana dello Stato, stante l'uso privato che l'attuale Presidente del Consiglio, con inaccettabile arroganza, si ostina a fare dei suoi poteri di Capo del Governo e dello stesso Parlamento volgarmente asservito alla sua pretesa personale impunità.

Riteniamo importante ricordare che questa sentenza ne segue altre (queste definitive e non più appellabili) che hanno visto persone alle dipendenze di Silvio Berlusconi condannate per reati vari, prevalentemente a beneficio dello stesso o delle sue aziende (oltre a Mills, Cesare Previti, Salvatore Sciascia, Massimo Maria Berruti, Vittorio Mangano, Marcello Dell'Utri) e che a dimostrazione della contiguità del Presidente Berlusconi o siedono tra le sue fila parlamentari o sono state da egli elevate all'altare degli eroi.
Sia uno che l'altro caso sono indegni di un Presidente del Consiglio.

Con questo appello
noi cittadini italiani onesti, rispettosi della Costituzione e delle leggi della Repubblica Italiana, fermamente convinti che
la politica debba essere fatta con le mani pulite,

chiediamo

l'aiuto di tutta la società civile, di tutta la stampa e di tutte le forze politiche che non vogliano considerarsi complici, affinché aderiscano, in superamento di ogni divisione, al nostro appello e diano vita ad una grande manifestazione nazionale per chiedere

DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SILVIO BERLUSCONI

art. 54 della Costituzione Italiana:
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

Gruppi Facebook che sostengono l'iniziativa:

Cacciamo via Berlusconi

http://www.facebook.com/group.php?gid=57429987180#/group.php?gid=57429987180

domenica 24 maggio 2009

Come fare felice chi è più sfortunato di noi.

Oggetto: leggila è bellissima......tutta di un fiato....non ti fermare
all'apparenza.....grazie....
Questa e-mail mi è arrivata tramite un amico e mi ha commosso molto, volevo
che anche voi la leggeste. Ricordati che TU fai la differenza.
Non cercare mai mezzi termini: non ce ne sono. Leggi in ogni caso.
mia domanda è: tu avresti fatto la stessa scelta che ho fatto io?
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Ad
una cena di beneficenza per una scuola che cura bambini con problemi di
apprendimento, il padre di uno degli studenti fece un discorso che non

sarebbe mai più stato dimenticato da nessuno dei presenti. Dopo aver
lodato
la scuola ed il suo eccellente staff, egli pose una domanda:

'Quando non viene raggiunta da interferenze esterne, la natura fa il
suo
lavoro con perfezione. Purtroppo mio figlio Shay non può imparare
le cose
nel modo in cui lo fanno gli altri bambini. Non può comprendere
profondamente le cose come gli altri. Dov'è il naturale ordine delle
cose
quando si tratta di mio figlio?'

Il pubblico alla domanda si fece
silenzioso.

Il padre continuò: 'Penso che quando viene al mondo un
bambino come Shay,
handicappato fisicamente e mentalmente, si presenta
la grande opportunità di
realizzare la natura umana e avviene nel modo
in
cui le altre persone
trattano quel bambino.'

A quel punto cominciò
a narrare una storia:

Shay e suo padre passeggiavano nei pressi di un
parco dove Shay sapeva che
c'erano bambini che giocavano a baseball.
Shay chiese: 'Pensi che quei ragazzi mi faranno giocare?'
Il padre di
Shay sapeva che la maggior parte di loro non avrebbe voluto in
squadra
un giocatore come Shay, ma sapeva anche che
se gli fosse stato permesso
di giocare, questo avrebbe dato a suo figlio la
speranza di poter
essere accettato dagli altri a discapito
del suo handicap, cosa di cui
Shay aveva immensamente bisogno.

Il padre si Shay si avvicinò ad uno
dei ragazzi sul campo e chiese (non
aspettandosi molto) se suo figlio

potesse giocare.
Il ragazzo si guardò intorno in cerca di consenso e
disse: 'Stiamo perdendo
di sei punti e il gioco è all'ottavo inning.
Penso che
possa entrare nella squadra: lo faremo entrare nel nono'
Shay
entrò nella panchina della squadra e con un sorriso enorme, si mise su
la maglia del team.
Il padre guardò la scena con le lacrime agli occhi
e con un senso di calore
nel petto.
I ragazzi videro la gioia del padre
all'idea che il figlio fosse accettato
dagli altri.
Alla fine
dell'ottavo inning, la squadra di Shay prese alcuni punti ma era
sempre
indietro di tre punti.
All'inizio del nono inning Shay indossò il
guanto ed entrò in campo.
Anche se nessun tiro arrivò nella sua
direzione, lui era
in estasi solo
all'idea di giocare in un campo da
baseball e con un
enorme sorriso che andava da orecchio ad orecchio
salutava suo padre sugli
spalti.
Alla fine del nono inning la squadra
di Shay segnò un nuovo punto: ora, con
due out e le basi cariche si
poteva anche
pensare di vincere e Shay era incaricato di essere il
prossimo alla battuta.
A questo punto, avrebbero lasciato battere Shay
anche se significava perdere
la partita?
Incredibilmente lo lasciarono
battere.
Tutti sapevano che era una cosa impossibile per Shay che non
sapeva nemmeno
tenere in mano la mazza, tantomeno colpire una palla.
In
ogni caso, come Shay si mise alla battuta, il lanciatore, capendo che
la
squadra stava rinunciando alla
vittoria in cambio di quel
magico
momento per Shay, si avvicinò di qualche passo e tirò la palla così
piano e mirando perché Shay potesse prenderla con la mazza.
Il primo
tirò arrivò a destinazione e Shay dondolò goffamente mancando la
palla.
Di nuovo il tiratore si avvicinò di qualche passo per tirare dolcemente
la
palla a Shay.
Come il tiro lo raggiunse Shay dondolò e questa volta
colpì la palla che
ritornò lentamente verso il tiratore.
Ma il gioco
non era ancora finito.
A quel punto il battitore andò a raccogliere la
palla: avrebbe potuto darla
all' uomo in prima base e Shay sarebbe
stato eliminato
e la partita sarebbe finita.
Invece...
Il tiratore
lanciò la palla di molto oltre l'uomo in prima base
e in modo
che
nessun altro della squadra potesse raccoglierla.
Tutti dagli spalti e
tutti i componenti delle due squadre incominciarono a
gridare: 'Shay
corri in prima base! Corri in prima base!'
Mai Shay in tutta la sua
vita aveva corso così lontano, ma lo fece e così
raggiunse la prima
base.
Raggiunse la prima base con occhi spalancati dall'emozione.
A
quell punto tutti urlarono:' Corri fino alla seconda base!'
Prendendo
fiato Shay corse fino alla seconda trafelato.
Nel momento in cui Shay
arrivò alla seconda base la squadra avversaria aveva
ormai recuperato
la palla..
Il ragazzo più piccolo di età che aveva ripreso la palla
quindi sapeva di
poter vincere e diventare l'eroe della partita,
avrebbe
potuto tirare la
palla all'uomo in seconda base ma fece come il
tiratore prima di lui, la
lanciò intenzionalmente molto oltre l'uomo in
terza base e in modo che
nessun
altro della squadra potesse
raccoglierla.
Tutti urlavano: 'Bravo Shay, vai così! Ora corri!'
Shay
raggiunse la terza base perché un ragazzo del team avversario lo
raggiunse e lo aiutò girandolo nella direzione giusta.
Nel momento in
cui Shay raggiunse la terza base tutti urlavano di gioia.
A quel punto
tutti gridarono:' Corri in prima, torna in base!!!!'
E così fece: da
solo tornò in prima base, dove tutti lo sollevarono in aria
e ne fecero
l'eroe della partita.
'Quel giorno' disse il padre piangendo 'i ragazzi
di entrambe le squadre
hanno
aiutato a portare in questo mondo un
grande dono di vero
amore ed umanità'. Shay non è vissuto fino
all'estate successiva.
E' morto l'inverno dopo ma non si è mai più
dimenticato di essere l'eroe
della partita e di aver reso orgoglioso e
felice suo padre..
non dimenticò mai l'abbraccio di sua madre quando
tornato a casa le raccontò
di aver giocato e vinto.

ED ORA UNA PICCOLA
NOTA AL FONDO DI QUESTA STORIA:

In internet ci scambiamo un sacco di
giochi e mail scherzose senza che
queste ci facciano riflettere,
ma
quando si tratta di diffondere mail sulle scelte della vita noi
esitiamo.

Il crudo, il volgare e l'osceno passano liberamente nel
cyber spazio, ma le
discussioni
pubbliche sulla decenza sono troppo
spesso soppresse
nella nostre scuole e nei luoghi di lavoro.

Se stai
pensando di forwardare questo messaggio, c'è probabilità che
sfoglierai
i tuoi contatti di rubrica scegliendo le persone 'appropriate' o
'inappropriate' a ricevere questo messaggio.

Bene: la persona che ti
ha mandato questa e-mail pensa che TUTTI NOI
POSSIAMO FARE LA
DIFFERENZA.

Tutti noi abbiamo migliaia di opportunità, ogni giorno, di
aiutare il
'naturale corso delle cose' a realizzarsi.

Ogni interazione
tra persone, anche la più inaspettata, ci offre una
opportunità:
passiamo una calda scintilla d'amore e umanità o rinunciamo a questa
opportunità e lasciamo il mondo un
po' più freddo?

Un uomo saggio una
volta disse che ogni società è giudicata in base a come
tratta
soprattutto i meno fortunati.

Ora tu hai 2 scelte:

1.cancellare

2.
inoltrare

Possa questo giorno essere un giorno luminoso....

sabato 16 maggio 2009

Saremo censurati

Ricevo e inoltro......senza parole!!!!! nadia


L´attacco
finale alla democrazia è iniziato! Berlusconi e i suoi sferrano il
colpo definitivo alla libertà della rete internet per metterla sotto
controllo. Ieri nel voto finale al Senato che ha approvato il
cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), tra gli altri
provvedimenti scellerati come l´obbligo di denuncia per i medici dei
pazienti che sono immigrati clandestini e la schedatura dei senta
tetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D´Alia (UDC), è stato
introdotto l`articolo 50-bis, "Repressione di attività di apologia o
istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet". Il testo la
prossima settimana approderà alla Camera. E nel testo approdato alla
Camera l´articolo è diventato il nr. 60.

Anche se il senatore
Gianpiero D´Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo,
questo la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "
Casta" che non vuole scollarsi dal potere.

In pratica se un qualunque
cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a
una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. Questo
provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si
trovi, anche se all´estero. Il Ministro dell´interno, in seguito a
comunicazione dell´autorità giudiziaria, può disporre con proprio
decreto l´interruzione della attività del blogger, ordinando ai
fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi
strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L´attività di filtraggio
imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione di
tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro
50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a
5 anni per l´istigazione a delinquere e per l´apologia di reato, da 6
mesi a 5 anni per l´istigazione alla disobbedienza delle leggi di
ordine pubblico o all´odio fra le classi sociali. Immaginate come
potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi
per la Casta con questa legge?

Si stanno dotando delle armi per
bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l´
informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è ormai
l´unica fonte informativa non censurata. Vi ricordo che il nostro è l´
unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto 500
milioni di risarcimento a YouTube. Vi rendete conto? Quindi il Governo
interviene per l´ennesima volta, in una materia che vede un´impresa del
presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d´interessi.

Dopo
la proposta di le gge Cassinelli e l´istituzione di una commissione
contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60
giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa
materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende
esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" il fenomeno che
intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e
informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.

Obama
ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene
di censurarlo e di far diventare l´Italia come la Cina e la Birmania.

Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono
stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog e la rivista
specializzata Punto Informatico(http://punto-informatico.i t/). Fate
girare questa notizia il più possibile. E´ ora di svegliare le
coscienze addormentate degli italiani. E´ in gioco davvero la
democrazia!

NO COMMENT

martedì 5 maggio 2009

Le promesse di Silvio

Rabbia in Abruzzo: sui soldi il governo mente
Sisma, il decreto prevede che i fondi per la ricostruzione siano erogati entro il 2033


È stato ribattezzato "decreto abracadabra" per le innumerevoli devianze creative con le quali accompagna il processo di ricostruzione dell'Aquila. La luna di miele tra gli abruzzesi e Silvio Berlusconi ha subìto una prima e significativa increspatura. La lettura approfondita del decreto legge, e la verifica che i soldi all'Abruzzo in gran parte (4,7 miliardi di euro) saranno racimolati dall'indizione di nuove lotterie, dagli interventi sul lotto, e dai sempreverdi provvedimenti anti-evasione, soldi veri niente, e che in più le risorse saranno spalmate su un periodo lunghissimo (da oggi al 2033) hanno creato fremiti di rabbia prima isolati e poi sempre più partecipati.
Il tam tam ("Berlusconi ci inganna!") è iniziato sui blog. Prima Facebook e poi i partiti. Prima i conclavi nelle tende poi le riunioni istituzionali. Una giovane donna, Rosella Graziani, che sa far di conto, ha messo a frutto tutto il tempo ritrovato e fino alla settimana scorsa inutilizzato per radiografare il decreto legge e poi bollarlo in una lettera pubblica: "Mai nella storia dei terremoti italiani avevamo assistito a una ingiustizia tanto grande. Un cumulo di menzogne ha ricoperto L'Aquila più di quanto non abbiano fatto le macerie".

Quali le menzogne e dove l'inganno? I soldi veri, il cash disponibile che Tremonti rende immediatamente spendibile, si aggira sul miliardo di euro. Tolte le spese per l'emergenza, restano 700 milioni di euro destinati alla costruzione delle casette temporanee. E qui il primo punto: 400 milioni saranno spesi per edificarle nel 2009 e 300 milioni nel 2010. Se ne potrebbe dedurre che la totalità delle case provvisorie sarebbero, è bene riusare il condizionale, realizzate totalmente entro l'anno prossimo. Dunque qualcuno avrà un tetto a settembre, qualcuno a ottobre, qualche altro a gennaio, o nella prossima primavera. È così? È il dubbio che affligge. Secondo punto: le casette sono sì temporanee ma il decreto le definisce "a durevole utilizzazione". Durevole. Moduli abitativi condominiali, magari lindi e comodi, a due o tre piani. In legno.

E le case in pietra? Qui la seconda questione campale: sembra, a scorrere gli allegati al decreto, che Berlusconi non possa concedere più di 150 mila euro per la ricostruzione dell'abitazione principale. E per di più questi soldi sarebbero veri fino a un certo punto, perciò la definizione di "decreto abracadabra". Cinquantamila euro li concederebbe - cash - il governo, 50 mila li tramuterebbe in credito d'imposta (anticipato dalla famiglia terremotata e ammortizzato in un arco temporale di 22 anni). Altri cinquantamila sarebbero coperti con un mutuo a tasso agevolato ma sempre a carico del destinatario del contributo. Non si sa bene ancora se sarà così strutturato il fondo. Le norme del decreto subiranno fino a giovedì emendamenti e correzioni. Quel che comunque sembra chiaro è che la somma ipotizzata (150 mila euro) sarà sufficiente per una casa popolare e di nuova costruzione, ma è sottodimensionata per lavori di recupero e restauro conservativo. Nel centro storico dell'Aquila ci sono 800 edifici pubblici e 320 edifici privati, sottoposti a vincoli per il loro pregio. Ai dubbi che già gonfiano i primi timori si aggiunge poi l'offesa istituzionale subita dagli enti locali. Il governo, pur avendo appena licenziato la costituzionale a vocazione federalista, ha accentrato ogni potere di spesa. Penserà a tutto, come al solito, Bertolaso...

Federico Boario