martedì 5 luglio 2011

TAV, NO GRAZIE

Ci vogliono una certa dose di coraggio ed uno stomaco robusto per leggere "Corruzione ad Alta Velocità - Viaggio nel Governo invisibile".
Ma è un'occasione per guardare in faccia la realtà.
"Lo scandalo del TAV è l'emblema della degenerazione globale del sistema politico; esso ha coinvolto maggioranza ed opposizione in egual misura. Dopo Tangentopoli non è scaturita una Repubblica rinnovata, ma una riedizione peggiore del vecchio sistema di potere. Si è organicamente strutturata l'alleanza tra ceto politico e forze dominanti del potere economico delle grandi imprese sia private che pubbliche…."
É questo, in sostanza, l'approdo del viaggio costituito dal libro. É il risultato di una rigorosa inchiesta, condotta con grande professionalità dagli autori , una ricerca della verità che seguendo il filo delle vicende legate al TAV attraversa gli anni '90 della storia italiana. É lo sviluppo di una specie di trama gialla in cui via via vengono scoperte tessere che restituiscono un mosaico di insieme sempre più inquietante: ad ogni capitolo crescono gli intrecci e le dimensioni del groviglio di interessi che si nasconde dietro la Grande Opera, ma solo alla fine si capisce pienamente la ragione per cui l'Alta Velocità abbia tanti sostenitori tra gli imprenditori ed i politici "di rango" di questi anni 2000.
Ferdinando Imposimato, ex giudice, è il tenace conduttore dell'indagine che nasce nel 1995 in seno alla Commissione Antimafia per scoprire le infiltrazioni della criminalità organizzata in Campania, ma che presto si allarga a livello nazionale coinvolgendo noti imprenditori pubblici e privati, politici con incarichi istituzionali ai massimi livelli, magistrati di grande fama che operano coperture e depistaggi compiacenti.