mercoledì 21 aprile 2010

ARMONIA


Immaginiamo che l'universo sia un grande uomo gigantesco, le galassie sono il suo cervello con la sua mente e le sue connessioni, per governate questo grande corpo.
Le stelle sono i suoi organi, i pianeti sono le sue cellule, l'energia presente in tutto l'insieme e il suo flusso sanguigno essenziale per la sua vita.
In questo immenso corpo e cioè le cellule che sono i pianeti, ne esiste uno chiamato terra.
Questa piccola cellula ospita sei miliardi di micro organismi che sono gli uomini.
Questo corpo gigantesco che è l'universo, è armonioso. Nel piccolo pianeta terra c'è una vita vegetale, animale ed umana, l'armonia dell'universo è presente anche in questo pianeta, ma riguarda solo la vita vegetale ed animale, mentre negli umani esiste una anomalia, non c'è armonia.
L'armonia universale è disturbata da questa presenza anomala. Il grande corpo dell'universo ne soffre e sente il male che la disarmonia degli umani provoca nell'insieme del suo corpo.
Fra questi piccoli microbi umani, esistono conflitti continui, fra essi c'è ne stato uno in Germania che è riuscito a massacrare milioni e milioni di altri micro organismi, con l'obbiettivo di creare una razza superiore. Ma esistono anche dei micro organismi, capaci di rapportarsi con armonia agli altri esseri viventi, sia vegetali che animali, uno di essi, di sesso femminile, un giorno vide nel suo giardino un pipistrello ferito che non riusciva più a volare, lo raccolse con amore, e lo portò dal veterinario per farlo curare. Queste grandi contraddizioni esistente su questo pianeta, creano conflitti continui e quindi una disarmonia che non è di questo universo.
Per raggiunge una armonia totale che si rapporti con il resto dell'universo, è necessario che ogni essere vivente dell'umanità, faccia azioni anche piccole, come quella del pipistrello.
Ogni essere e come una goccia d'acqua, l'oceano è formato da miliardi di gocce d'acqua.

Salvo

sabato 17 aprile 2010

Il grande giardiono



Immaginiamo che l’umanità sia un grande giardino, con tanti fiori di vari colori, bianchi, neri, rossi e gialli, c’è pure la gramigna ma sono figli della stessa madre, la terra.


Immaginiamo che tutti gli esseri umani siano uno spartito musicale, fatto solo di sette note, se le note fossero in ordine dal do al si, saremmo tutti uguali e sarebbe molto triste, invece le nostre diversità dipendono dal fatto che le note sono collocate in modo diverso, dando origine a varie tonalità, ci sono pure note stonate, ma tutti abbiamo sette note che nel bene e nel male sono comunque figli della stessa madre, la terra. Salvo

giovedì 15 aprile 2010

La solidarietà

Il sindaco leghista di Agro nel bresciano
sospende il pranzo agli alunni della scuola materna
ed elementare che non hanno pagato la retta
ed un anonimo cittadino invia un bonifico di 10 mila euro
per mettere tutto a posto accompagnando il suo gesto
con una lettera pubblicata sul sito del “Corriere della Sera”
e riprodotta ieri da “il Fatto Quotidiano”

“Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni in una cascina come quella del film “L’Albero degli zoccoli”. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il mio patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. E’ per questi motivi che deciso di rilevare il debito dei genitori di Andro che non pagano la mensa scolastica. Premetto che non sono “comunista”. Alle ultime elezioni ho votato Formigoni. (……………)
Vedo intorno a me una preoccupante e crescente intolleranza verso chi ha di meno. Purtroppo ho l’insana abitudine di leggere e so bene che i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati piccoli passi verso il baratro. In fondo chiedere di mettere una stella gialla sul braccio degli ebrei non era poi una cosa che faceva male.
I miei compagni si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l’asticella dell’intolleranza di un passo all’anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, ma potrei portare molti altri casi. (……….).
Ma dove sono i miei sacerdoti. Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo. Se esponiamo un bel rosario grande nella nostra casa, poi possiamo fare quello che vogliamo? Vorrei sentire i miei preti “urlare” , scuotere l’animo della gente, dire quali sono i “valori” altrimenti penso che sono anche loro dentro il “commercio”.
Ma dov’è il segretario del partito per quale ho votato e che si vuole chiamare “partito dell’amore”? Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l’Italia.
(……) Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Andro? Se credono davvero nel federalismo che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle famiglie negli ultimi 10 anni. Non vorrei che il loro reddito venga dalle tasse del papà di uno di questi bambini che lavora in fonderia per meno di 1200 euro al mese. Ma dove sono i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti soldi spende l’amministrazione per non trovare soldi per la mensa. Io sono per la legalità Per tutti e per sempre. Per me quelli che non pagano sono tutti eguali, quando non pagano un pasto, ma anche quando chiudono le aziende senza pagare i fornitori o i dipendenti. Sono come i genitori di quei bambini.
I 40 bambini che hanno ricevuto la lettera di sospensione del servizio mensa, fra 20/30 anni vivranno nel nostro paese. Saranno quelli che ci verranno a cambiare il pannolone nella casa di riposo. Ma quel giorno siamo sicuri che si saranno dimenticati di oggi? Non ditemi che verranno i nostri figli perché il senso di solidarietà glielo stiamo insegnando noi adesso.
E’ anche per questo che non ci sto. Voglio urlare che io non ci sto. Ma per non urlare e basta ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani. (….). Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varrà la spesa. Il mio gesto è simbolico perché non posso pagare per tutti o per sempre, e comunque non risolve certo i problemi di quelle famiglie. Molto più dei soldi mi costerà il lavoro di diffamazione che come per altri casi verrà attivato da chi sa di avere la coda di paglia. Mi consola il fatto che catturerà soltanto quelle persone che mi onoreranno del loro disprezzo. Posso sopportarlo.
Un cittadino di Andro”.

domenica 11 aprile 2010

Libertà



Galoppa con la criniera al vento, libero e leggero, con tanta energia.

Immagine che dà emozioni e comunica, quanto la natura sia meravigliosa.

Salvo

giovedì 1 aprile 2010

La prima decisione di Cota

“A un giorno dalla vittoria elettorale il neo governatore del Piemonte ha mandato un messaggio chiaro: ora che c’è lui le donne piemontesi continueranno ad abortire con il massimo del dolore possibile. Proprio ora che, dopo mesi di ritardi e rimpalli, sembrava che la pillola Ru486 potesse essere finalmente somministrata anche in Italia.
Cota ha dichiarato che, dato che lui è personalmente contro l’aborto, la pillola abortiva in Piemonte non sarà mai distribuita. Anche se abbiamo ormai imparato quanto l’arroganza dei politici al potere possa interferire con i più elementari principi di rispetto dei diritti, della dignità e della libertà dei singoli, ha mandato un segnale chiaro di intimidazione all’intero sistema sanitario. Appena eletto ha affrontato un punto cruciale della libertà femminile: la libertà di avere o non avere un figlio, di accettare o non accettare una gravidanza non voluta. Ha detto che per lui quella libertà non esiste, non ha valore. La vita di una donna vale meno di uno zigote o di un feto alle prime settimane. E se proprio una donna insiste a non voler dar corso a “una vita nascente”, che patisca fino in fondo.
E’ paradossale che questo paladino della “vita umana fin dalla nascita” sia il rappresentante di un partito che molto spesso viceversa mostra profondo disprezzo per le vite umane già nate e presenti: bambini e adulti immigrati, specie se poveri, o di religioni e di colore della pelle diversi. Difendere la “vita nascente” è facile, non costa nulla, fa sentire buoni e apprezzati dalla chiesa cattolica.
Assumersi responsabilità verso la “vita nata” è molto più complicato e costoso”.
(Chiara Saraceno, “Se la conquista del potere diventa imposizione del dolore” la Repubblica)