giovedì 27 novembre 2008

RIDERETE

Un uomo va sotto la doccia subito dopo la moglie e nello stesso istante
suonano al campanello di casa.
La donna avvolge un asciugamano attorno al corpo, scende le scale correndo
e va ad aprire la porta: è Giovanni, il vicino.
Prima che lei possa dire qualcosa lui le dice: ti do 800 Euro adesso in
contanti se fai cadere l'asciugamano!
Riflette e in un attimo l'asciugamano è per terra...
Lui la guarda a fondo e le da la somma pattuita.
Lei, un po' sconvolta, ma felice per la piccola fortuna guadagnata in un
attimo risale in bagno.
Il marito, ancora sotto la doccia le chiede chi fosse alla porta.
Lei risponde: era Giovanni.
Il marito: perfetto, ti ha restituito gli 800 euro che gli avevo
prestato ?

Morale
Se lavorate in team, condividete sempre le informazioni

DIPINTO


OLIO SU TELA "MARE MOSSO" DI Salvo

DIPINTO


OLIO SU TELA " STANZA VUOTA " DI Salvo

mercoledì 26 novembre 2008

martedì 25 novembre 2008

ACQUA


Cos'altro dobbiamo aspettare per "scardinare" questo sistema (trasversale tra PDL e PD) ?
Leggi l'articolo di seguito sulla vendita ai privati della gestione della nostra acqua...
Mi duole dirlo ma l'unico a fare qualcosa e ad alzare la voce in Parlamento (infatti è inviso sia al PDL che al PD, teorico alleato, e che cercheranno, come stanno già facendo, di delegittimare e di eliminare dalla vita parlamentare, con ogni mezzo, anzi coi loro mezzi... manipolazioni, bugie scandalose e ribaltamento della verità tramite proclami ed interventi televisivi ed i loro giornali e giornalisti servi) è l'IDV di Di Pietro. Ma tocca anche, anzi soprattutto, a noi... facciamo giare le informazioni che non arrivano in tv (e sono le più importanti), "istighiamo" a prendere coscienza di come siamo sudditi e abbindolati !!! Ed abbiamo il coraggio, cominciando dalle prossime europee, di cambiare radicalmente, lasciando da parte le solite "tradizioni di famiglia"o vecchi ideologismi e paure che non hanno più senso (se non di fare il gioco di questi farabutti che, da destra a sinistra, stanno mangiandosi l'Italia).
Il governo Berlusconi ha venduto la nostra acqua
In Italia l'acqua e' stata privatizzata!
La notizia e' passata nel silenzio piu' assoluto, ma facendo una ricerca in rete spuntano diverse conferme: il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112, scritto dal ministro G. Tremonti. Nel comma 1 si afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica.
Scrive Alex Zanotelli sul settimanale Carta: “Cosi' il governo Berlusconi, con l’assenso dell’opposizione, ha decretato che l’Italia e' oggi tra i paesi per i quali l’acqua e' una merce (in mano alle multinazionali). Dopo questi anni di lotta contro la privatizzazione dell’acqua con tanti amici, con comitati locali e regionali, con il Forum e il Contratto Mondiale dell’acqua, queste notizie sono per me un pugno allo stomaco, che mi fa male.”
Ci aspetta un futuro di proteste, come gia' e' accaduto ad Aprilia, in provincia di Latina. Nel 2005 Acqualatina, (in mano, col 46,5% delle azioni, alla multinazionale Veolia) decide di aumentare le bollette del 300%.
4.000 famiglie iniziano una protesta pacifica rifiutandosi di pagare l'acqua all'azienda privata e versando i soldi al Comune.
Ora, pare che Acqualatina abbia iniziato a mandare casa per casa vigilantes e carabinieri a staccare i contatori e chiudere i rubinetti.
“E’ una resistenza eroica e impari questa di Aprilia: la gente si sente abbandonata a se stessa. Non possiamo lasciarli soli!” aggiunge Zanotelli.
Parole prese alla lettera dal Parlamento... ora il problema e' nazionale!!!
(Fonte: Caserta24ore, ne parla anche un articolo di Rosaria Ruffini dal titolo Acqua in bocca: vi abbiamo venduto l'acqua. http://www.peacelink.it/consumo/a/27507.html)
FAI GIARARE !!!!

martedì 18 novembre 2008

Venticello




La calunnia è un venticello, Basilio's aria from Il barbiere di Siviglia:

La calunnia è un venticello,
un'auretta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente
incomincia a sussurrar.
Piano piano, terra terra,
sottovoce, sibilando,
va scorrendo, va ronzando;
nelle orecchie della gente
s'introduce destramente
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo
prende forza a poco a poco,
vola già di loco in loco;
sembra il tuono, la tempesta
che nel sen della foresta
va fischiando, brontolando
e ti fa d'orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia,
si propaga, si raddoppia
e produce un'esplosione
come un colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale,
un tumulto generale,
che fa l'aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
avvilito, calpestato,
sotto il pubblico flagello
per gran sorte ha crepar.

Rossini dal Barbiere di Siviglia

DIPINTO


OLIO SU TELA. MUCCHE DIPINTO DI:Salvo

lunedì 17 novembre 2008

Trapianto

Autodidatta, non conseguì la laurea ma operò per 40 anni
Morto il giardiniere-chirurgo
Fu il braccio destro di Barnard

CITTA' DEL CAPO - Per l'istituto della previdenza di Città del Capo era il giardiniere in pensione Hamilton Naki. Un vecchio di 79 anni, al quale non spettavano più di 226 euro al mese. Ma Naki, il giardiniere all'ospedale di Città del Capo, l'ha fatto solo pochi anni. Lui era in realtà il braccio destro di Christian Barnard: l'ha aiutato a fare il primo trapianto di cuore, l'ha seguito in sala operatoria per quarant'anni. Era il suo chirurgo di fiducia, l'assistente prediletto. Anche se la laurea in medicina non l'aveva mai presa.

Naki è morto due settimane fa ma solo da qualche giorno la notizia è stata resa pubblica. Neppure sul letto di morte, Barnard confidò il segreto di Naki. Una cosa però la disse: "Come tecnico era migliore di me".

Ma non era un bianco: questa è stata la grande maledizione di Naki. In un paese dove vigeva l'apartheid, il colore della pelle era la discriminante tra buoni e cattivi. Naki era nato da una povera famiglia nera di Ngcangane, un paesotto rurale del Sudafrica. Non aveva soldi e non aveva tempo per imparare a farli. Studiò fino alla licenza media; poi andò nella capitale a cercar fortuna. Fu assunto dall'ateneo cittadino per curare i prati e i campi da tennis: spazzare le foglie e tosare l'erba. Andò avanti così per una buona decina d'anni. Passò la guerra mondiale, il National Party stravinse le elezioni del '48 e la segregazione razziale che fino ad allora era stata soltanto una gelida consuetudine divenne un codice ferreo. Naki continuò a pulire i parchi.


La scintilla del destino scoccò nel 1954: un medico ebreo, Robert Goetz, trapiantato in Sudafrica, faceva esperimenti sugli animali. Aveva bisogno di qualcuno che si occupasse delle sue cavie e Naki accettò il lavoro. Fu così che un nero sudafricano con il diploma di terza media incominciò il suo apprendistato autodidatta. In breve tempo le incombenze di Naki si moltiplicarono. Passò dalla pulizia delle gabbie, alle macchine che pompavano aria nei polmoni delle cavie: "Era difficile ma io volevo imparare". All'inizio degli anni 60, nel chiuso dei laboratori della facoltà di Medicina, Hamilton Naki teneva ormai il bisturi in mano. Rivelava il suo straordinario talento per il mestiere del chirurgo. E trapiantava organi: "Imparammo molto dai cani, sostituivamo fegati e cuori".

La svolta definitiva nella vita di Naki fu l'incontro con il dottor Barnard. Rientrato dall'America, dove aveva imparato le tecniche di intervento a cuore aperto, il cardiochirurgo aveva bisogno di un assistente e la scelta cadde, ancora una volta, sull'emergente Hamilton Naki. La coppia divenne inseparabile: Naki continuava la sua scuola in prima linea, senza libri ma con tanta pratica.

Fino a quella notte del '67. Denise Darvall, una ragazza di 25 anni, scese dalla macchina per comprarsi una pastarella. Fu investita da un pirata e dichiarata clinicamente morta al pronto soccorso. L'équipe cardiochirurgica guidata da Hamilton Naki compì l'espianto dal corpo della ragazza; quella di Barnard, il trapianto. L'intervento riuscì: Christian Barnard divenne una celebrità mondiale, ma la faccia del suo assistente nero rimase sconosciuta. "A quei tempi le cose andavano così - commentò Naki filosofico - e tutti continuarono a dire che ero l'uomo delle pulizie
12 Giugno 2005. La repubblica.it

Dipinto


PIAZZA CON FONTANA. OLIO SU TELA. DI SALVO

domenica 16 novembre 2008

Tristezza




Pensando ha una situazione di vita di una persona, quanta tristezza.
Conosco una donna da quaranta anni.
Era impegnata in politica, era attivissima e corretta, pur scontrandoci su diversi temi era rispettosa delle mie posizioni.
Poi delusa dalla politica si ritirò , e cominciò a bere, oggi è sobria fino al tardo pomeriggio, la sera invece non è più sobria.
La mia tristezza deriva dal fatto che per questa sua debolezza, tutti la evitano e la denigrano, calunniandola anche di cose che non fa.
Viene evitata, derisa e umiliata.
Allora mi chiedo, come è possibile che persone che si credono tolleranti, altruiste, empatiche hanno comportamenti cosi inumani.
Io la frequento e posso assicurarvi che quando è sobria è di una umanità e sensibilità fuori dal comune.
Mi piacerebbe sentire i vostri pareri.
Salvo

sabato 15 novembre 2008

giovedì 13 novembre 2008

MORALE


RIFLESSIONI SULLA MORALE

L’ individuo umano ha delle complessità uniche e diverse da una persona all’altra.
I suoi organi come :cuore, reni, fegato, polmoni ecc. sono simili a tutti gli individui ma se andiamo a vedere il suo cervello, pur essendo uguale agli altri esseri umani, ha miliardi di connessioni, composti chimici e tanto altro che lo rende unico e diverso da tutti gli altri esseri umani..
Ogni individuo recepisce le proprie emozioni in modo diverso da tutti gli altri ed ecco allora che i comportamenti individuali pur trovandosi di fronte a una situazione simile differisce dagli altri individui in modo assai diverso.
Facciamo degli esempi: quando ci capita una disgrazia ognuno di noi reagisce in modo diverso; c’è chi mantiene la calma, chi si dispera, chi si strappa i capelli chi a dirittura si rotola a terra, chi piange senza nessun ritegno.
Se subiamo un incidente stradale c’è chi reagisce con violenza, con insulti, oppure con molta calma.
Le sensibilità sono diverse da una persona all’altra, c’è chi le vive con apprensione, chi con rabbia, chi con calma ecc.
E questo vale per tutte le situazioni che la vita ci porta:
Per l’amore, per il matrimonio, per la fedeltà o infedeltà, per l’amicizia ecc..
E per tutto questo l’uomo ha cercato di imbrigliare tutti i vari comportamenti in regole morali, ma è possibile?
La morale religiosa ci dice: che bisogna essere buoni, altruisti, fedeli, non desiderare la donna di altri neanche col pensiero.
Questa morale è radicata in tutti anche per chi non è credente.
Quello che tutti i giorni succede ci dà la conferma di quanto detto sopra: Tradimenti, omicidi, stupri ed altro ancora, le regole morali non sono rispettate.
La maggioranza delle persone cerca di rispettare la morale che le varie religioni ci hanno insegnato ma con quali conseguenze? Depressioni, tristezza, non riuscire a capire ciò che si vuole e da queste situazioni derivano: litigi, separazioni,
in compressioni, omicidi, violenze di vario tipo.
Salvo

martedì 11 novembre 2008

sabato 8 novembre 2008

NOTTE

Torino P. S. Carlo di notte.
La sera scende, la notte si avvicina e in essa vedo con gli occhi della coscienza, la profondità del nostro essere.
L'universo è dentro di noi, lo esploriamo con gli occhi della mente e cosa vediamo?
le nostre debolezza, il nostro coraggio per continuare a vivere, la nostra fiducia negli altri (a volte tradita), i nostri sogni irraggiungibili, le nostre delusioni, ma vedo anche una forza interiore potentissima che ci fa essere unici esseri viventi capaci di interagire con tutto quello che esiste, ma è veramente cosi? o è solo la nostra presunzione a farci credere cosi forti.
Salvo

giovedì 6 novembre 2008

RIFLESSIONI




RIFLESSIONI SULLA VITA

La vita nella sua brevità è lunga nella sua continuità.
Dalle generazioni più antiche è arrivata fino a noi, nel nostro DNA c’è tutta la storia dell’umanità.
Se potessimo andare a ritroso delle nostre generazioni arriveremmo fino agli uomini primitivi e questo spiegherebbe perchè a volte gli uomini si comportano con tanta malvagità, nel profondo del nostro cervello esistono ancora quegli istinti primordiali che in quella epoca erano necessari per la sopravivenza.
L’evoluzione umana e stata capace di mettere gl’istinti più retrogradi nel profondo del nostro cervello facendo prevalere la razionalità ma a volte quelle malvagità affiorano e anno il sopravento sulla nostra ragione.
La nostra vita e piena di contraddizioni, siamo capaci di fare cose magnifiche: come nell’arte in tutte le sue espressioni, costruire macchine complesse, amare con tanto slancio.
Ma siamo capaci anche di odiare, uccidere e scatenare guerre.
Nella nostra evoluzione siamo arrivati ad avere una “macchina eccezionale” che è il nostro corpo, il nostro cervello, con tutti i suoi organi capaci di interagire con l’esterno e trovare le soluzioni che meglio possano soddisfare le nostre esigenze.
La nostra mente è un motore instancabile, recepisce centinaia e migliaia di segnali che giungono dall’esterno, li fa suoi li elabora e decide in che modo rispondere: non sempre la nostra mente e sincera (non a caso si chiama mente) perché è capace di mentire a se stessa, sta nella nostra esperienza e la nostra saggezza dare a quei segnali il giusto valore e quindi rispondere in modo adeguato.

salvo

mercoledì 5 novembre 2008

OBAMA

BRICIOLA




LA VITA “UNA BRICIOLA”

Ah…la vita, cosa è la vita?
Sessanta anni, settanta, ottanta, novanta o cento anni:
cosa sono di fronte all’eternità?
Nulla!
Eppure in questa briciola di vita che abbiamo quante cose
ci sono scivolate addosso come un mantello che ha coperto la nostra vita,
Sotto quel mantello quanta umanità vissuta.
Da fanciulli, quando tutto era meraviglia, quando tutto era da scoprire e tutto ci sembrava pulito e sincero, siamo stati violati dalla guerra, i bombardamenti, la fame, i lutti, eppure la nostra ingenuità, la nostra fiducia negli altri ci faceva sembrare tutto normale.
Essere bambini: non capivamo i pianti degli adulti, non capivamo la tristezza dei nostri genitori, il nostro animo si rattristava senza capire perché. ( Anna Frank scriveva nel suo diario i suoi sogni pur essendo in una situazione di grande pericolo, pur vivendo nella clandestinità con la paura di essere scoperta, pensava alla bellezza della natura e al suo primo amore non espresso per Peter.) Quanto amore c’era in questa briciola di vita, purtroppo spenta troppo presto.
I sogni e le speranze dei fanciulli sono superiori a tutte le malvagità degli adulti.
Ma anche negli adulti esiste tanto amore non espresso.
La giovinezza ci ha investiti come una primavera fiorita e profumata, con i suoi colori sgargianti, ci siamo sentiti padroni del mondo, ci sentivamo forti e sicuri e volevamo trasformare il mondo per migliorarlo.
I primi amori come tempeste che ci investivano con furia, amori non corrisposti ci facevano sembrare che tutto ci crollasse addosso. Ma poi ecco l’amore corrisposto e tutto diventa bello, fantastico.
Il pensiero vola nell’infinito e vedi il mondo pieno di colori, senti l’amore traboccare verso tutti come un fiume di acqua viva che fa germogliare la vita di altri esseri; i nostri figli.
Questa briciola di vita come fa a contenere tanto amore, come fa a essere cosi piena di emozioni,come riesce a non esplodere e urlare felice io esisto.
Noi esistiamo in questo infinito universo,
di guerre, ingiustizie, miserie, cecità di fronte ai bambini che per fame muoiono nel mondo.
Miliardi di briciole di vita,con l’amore e le emozioni che contengono devono esplodere per contagiare tutti gli esseri viventi del l’immenso amore che contengono.

salvo

lunedì 3 novembre 2008

SORGENTE

PACE




LA PACE: UTOPIA?

Madri Irachene che piangono i loro figli.
Madri Americane che piangono i loro figli.
Madri Italiane che piangono i loro figli.
Madri di tutto il mondo che piangono i loro figli.
La natura ha predisposto che muoiano prima i vecchi,
perché allora tante madri piangono,
perché tanti giovani muoiono,
perché tanti vecchi sopravvivono ai propri figli?
I potenti del mondo, vecchi arroganti,
credono di possedere la verità e scatenano guerre
per fare valere le loro idee.
Basterebbe invece parlare, confrontarsi,
incontrarsi per risolvere i problemi.
Invece no! S'impongono con la forza,
con le armi, con la violenza.
Quando finalmente avremo potenti
Ragionevoli, disposti ad ascoltare le
ragioni degli altri.
Disposti a rinunciare a un egoismo
Nazionalistico.
Quando finalmente avremo un governo
Mondiale che unisca tutte le Nazioni,
solo allora potremmo avere la pace
nel mondo.
Quando ci sentiremo tutti cittadini del mondo,
senza divisioni di religioni, di razze, di colori.
Solo allora potremmo vivere in pace con tutto il mondo.
E'questa Utopia? Forse.
Senza Utopia non si realizza nulla.

Salvo

domenica 2 novembre 2008

APPARIRE


In queste due parole, apparire o essere si racchiude tutta la nostra esistenza, si racchiude la nostra felicità o la nostra tristezza.
Volere apparire è un modo di vivere molto dispendioso: vuol dire avere vestiari firmati, la macchina più bella, la casa più bella, i mobili più belli e costosi ecc.. ma tutto questo non rende le persone più felici, anzi molto spesso li rende più infelici, la felicità non è raggiungibile con cose esteriori,.
Ci sono poi persone senza mezzi finanziari che vogliono comunque apparire e per questi la tristezza è ancora più profonda perché non possono realizzare ciò che vogliono, ci sono quelli che si rassegnano, ma ci sono anche quelli che non si rassegnano e allora ecco che si cercano delle scorciatoie: la droga, gli scippi, le rapine, furti di vario genere e tutto questo pur di avere i mezzi per apparire.
Ogni individuo è molto complesso, noi stessi non ci conosciamo a fondo, molto spesso ci comportiamo come gli altri vogliono e non riusciamo ad esprimere noi stessi come vorremmo.
Si, esprimere noi stessi per quello che siamo non è sempre facile, i nostri sentimenti molto spesso li nascondiamo per paura dei giudizi, eppure si può essere felici solo attraverso i sentimenti.
Eppure anche apparire fa parte della natura umana e animale, il pavone quando dispiega le sue penne colorate, vuole apparire bello, l’uomo di fronte agli altri vuole apparire interessante, simpatico, intelligente ecc. ma non sempre questo apparire rispecchia l’essere della persona.
Esprimere se stessi molto spesso vuol dire “denudare” la propria personalità, con le sue fragilità,
le sue emozioni, i suoi sentimenti, e questo esporsi ci frena e quindi ci mascheriamo con delle certezze.
Quanti dubbi abbiamo, quante insicurezze ci sono dentro di noi, ma per apparire ci corazziamo di sicurezze assolute e penso che questo disumanizza l’uomo, l’uomo è sempre stato problematico insicuro, i dubbi le incertezze spronano a ricercare la verità, ma sempre si è verificato che ad una verità raggiunta si aprono strade a tante altre domande ed incertezze, questo è positivo in quanto sprona sempre ad una ricerca continua.
Mi rendo conto che quanto detto sopra è tutto opinabile.
salvo