martedì 25 novembre 2008

ACQUA


Cos'altro dobbiamo aspettare per "scardinare" questo sistema (trasversale tra PDL e PD) ?
Leggi l'articolo di seguito sulla vendita ai privati della gestione della nostra acqua...
Mi duole dirlo ma l'unico a fare qualcosa e ad alzare la voce in Parlamento (infatti è inviso sia al PDL che al PD, teorico alleato, e che cercheranno, come stanno già facendo, di delegittimare e di eliminare dalla vita parlamentare, con ogni mezzo, anzi coi loro mezzi... manipolazioni, bugie scandalose e ribaltamento della verità tramite proclami ed interventi televisivi ed i loro giornali e giornalisti servi) è l'IDV di Di Pietro. Ma tocca anche, anzi soprattutto, a noi... facciamo giare le informazioni che non arrivano in tv (e sono le più importanti), "istighiamo" a prendere coscienza di come siamo sudditi e abbindolati !!! Ed abbiamo il coraggio, cominciando dalle prossime europee, di cambiare radicalmente, lasciando da parte le solite "tradizioni di famiglia"o vecchi ideologismi e paure che non hanno più senso (se non di fare il gioco di questi farabutti che, da destra a sinistra, stanno mangiandosi l'Italia).
Il governo Berlusconi ha venduto la nostra acqua
In Italia l'acqua e' stata privatizzata!
La notizia e' passata nel silenzio piu' assoluto, ma facendo una ricerca in rete spuntano diverse conferme: il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112, scritto dal ministro G. Tremonti. Nel comma 1 si afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica.
Scrive Alex Zanotelli sul settimanale Carta: “Cosi' il governo Berlusconi, con l’assenso dell’opposizione, ha decretato che l’Italia e' oggi tra i paesi per i quali l’acqua e' una merce (in mano alle multinazionali). Dopo questi anni di lotta contro la privatizzazione dell’acqua con tanti amici, con comitati locali e regionali, con il Forum e il Contratto Mondiale dell’acqua, queste notizie sono per me un pugno allo stomaco, che mi fa male.”
Ci aspetta un futuro di proteste, come gia' e' accaduto ad Aprilia, in provincia di Latina. Nel 2005 Acqualatina, (in mano, col 46,5% delle azioni, alla multinazionale Veolia) decide di aumentare le bollette del 300%.
4.000 famiglie iniziano una protesta pacifica rifiutandosi di pagare l'acqua all'azienda privata e versando i soldi al Comune.
Ora, pare che Acqualatina abbia iniziato a mandare casa per casa vigilantes e carabinieri a staccare i contatori e chiudere i rubinetti.
“E’ una resistenza eroica e impari questa di Aprilia: la gente si sente abbandonata a se stessa. Non possiamo lasciarli soli!” aggiunge Zanotelli.
Parole prese alla lettera dal Parlamento... ora il problema e' nazionale!!!
(Fonte: Caserta24ore, ne parla anche un articolo di Rosaria Ruffini dal titolo Acqua in bocca: vi abbiamo venduto l'acqua. http://www.peacelink.it/consumo/a/27507.html)
FAI GIARARE !!!!

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