martedì 9 settembre 2008

SCUOLA

Cuneo - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di protesta del Cobas Scuola di Cuneo relativa alla decisione di ripristinare il maestro unico nelle scuole elementari

Cosa significa in termini di didattica la restaurazione del maestro unico nella scuola italiana. Non sarebbe più possibile la suddivisione delle materie disciplinari tra diversi docenti: il maestro o la maestra unica dovrà insegnare tutte le materie per tutto il programma previsto nei 5 anni e dovrà aggiornarsi su tutto. Perché per gli “scienziati” del governo, e del ministero, le bambine ed i bambini di oggi sono gli stessi di 20 anni fa e fanno finta di non sapere (o forse è vero che non lo sanno perché non entrano in una scuola da quando erano studenti) che la stragrande maggioranza delle/dei maestre/i elementari insegnano da vent’anni un solo ambito disciplinare e le/i colleghe/i più giovani si sono formati ed hanno lavorato esclusivamente con tale modalità di insegnamento.
Non sarebbe più possibile impostare il lavoro dei docenti in classe sulla collaborazione e sul confronto, specialmente in riferimento ai bambini con difficoltà, alle scelte didattiche, agli stili di apprendimento. Ogni insegnante tornerà ad essere solo di fronte alla classe, alla didattica, alla psicologia dei bambini e delle bambine.
Non sarebbero più possibili le uscite didattiche nel territorio, musei, aule didattiche decentrate, manifestazioni sportive… Per evidenti questioni di sicurezza il singolo insegnante non può uscire dalla scuola con la classe da solo. Fino ad oggi questa didattica aperta al territorio era possibile per la presenza di più insegnanti e delle compresenze.
Non sarebbe più possibile per i genitori rapportarsi ad un gruppo di insegnanti. Il riferimento diverrebbe unico, senza appello, senza possibilità di confrontarsi a più voci.
Non sarebbe più possibile una didattica di recupero e di arricchimento dell’offerta formativa perché sparirebbero le compresenze e quindi la possibilità di organizzare percorsi ad hoc per alunni in difficoltà o attività di arricchimento che prevedano lavori per gruppi.
Cosa significa in termini di posti di lavoro
Un calcolo preciso è difficile farlo, sia perchè i dati che si hanno non sono nuovissimi, sia perchè sono parziali. Calcolando che le classi elementari statali in Italia nell'anno scolastico 2006/2007 erano 138.524 e che circa 1/5 erano a Tempo Pieno, lasciando un solo insegnante per classe, nelle classi a Tempo Pieno il taglio sarebbe di 27.704 insegnanti; nelle classi a modulo ne verrebbero tagliati 55.410
In totale il taglio di insegnanti di scuola elementare per la restaurazione a regime
del maestro unico sarebbe di 83.114 maestre e maestri.
… e il Tempo Pieno ed i Moduli Didattici?
È evidente che la restaurazione del maestro unico massacra la scuola modulare
degli ultimi 20 anni ed annulla di fatto il Tempo Piano.

Mauro Cannatà - Cobas scuola Cuneo

5 commenti:

giovanna ha detto...

Ciao Salvo,
arrivo qua da Stella...
Davvero un'ottima lettera, io insegno alla scuola media, ma condivido assolutamente ogni affermazione.
Stanno affossando, se ce ne fosse bisogno, la scuola italiana! :-(
un caro saluto,
g

Gianna ha detto...

Cara collega,per 20 anni ho fatto l'insegnante unica e gli altri venti tempo pieno e fin qui ci siamo. Una volta i programmi ministeriali erano diversi e non si facevano uscite,non c'era la lingua straniera,né l'informatica e mi andò bene,ero l'unico riferimento per bambini e genitori.
Poi TP con i vari corsi di aggionamento,ogni ins per le proprie competenze e in questo hai pienamente ragione e pure per il resto.Il ministro si trincera dietro il maestro unico,che unico non è ,ins di lingua straniera,ins di relione qualora l'ins di classe si rifiutasse,ins di appoggio in classi dove ci sono bambini non abili. Conclusione :affrermiamo la stessa cosa, Ti invito a leggere attentamente il mio post.Auguri e buon anno scolastico.

salvo ha detto...

Ciao Giovanna, penso che stiamo tornando indietro di 50 anni.
Sarà per una mia deformazione professionale, (in quanto il mio percorso lavorativo è passato anche dalla scuola non come indegnante ma come sindacalista)
Oltre a tutto quello che viene denunciato dalla lettera di Mauro Cannatà, penso che ci sia il tentativo di instaurare una scuola
classista, lasciare indietro i meno ambienti e dare più vigore alla scuola privata.
Ti saluto caramente.
Salvo

Anonimo ha detto...

L'insegnante unico sarà solo per la prima classe,dove forse sarà capace di far conoscere l'alfabeto sì e no,considerato che oggi, se gli alunni non imparano a leggere a casa,non sanno leggere,mentre una volta quando i genitori erano analfabeti...imparavano a scuola, in classi di 40 alunni!tutti!e bene!una quinta degli anni'40valeva quanto il liceo di oggi!
mia nonna con le terza elementare sapeva leggere e scrivere benissimo....lasciamo perdere...
il vero unico problema non è la riforma,ma il taglio alla spesa, alla quale prima non hanno badato e ora sono costretti a badarci!
tutto il resto è contorno!
a me duole che tanta gente si ritrovi senza reddito,sono prorio tanti!e mi duole ancor più il fatto che,almeno per ora,i media non diano il giusto risalto...
carissimo saluto
angela

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Comentato già da Stella. Post che trovo molto utile e chiaro.