mercoledì 23 dicembre 2009

UNA STORIA PER RIFLETTERE

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Un giorno un'insegnante chiese ai suoi studenti di fare una lista dei nomi degli altri studenti nella stanza su dei fogli di carta, lasciando un po' di spazio sotto ogni nome. Poi disse loro di pensare la cosa più bella che potevano dire su ciascuno dei loro compagni di classe e scriverla.
Ci volle tutto il resto dell'ora per finire il lavoro, ma all'uscita ciascuno degli studenti consegnò il suo foglio.
Quel sabato l'insegnante scrisse il nome di ognuno su un foglio separato, e vi aggiunse la lista di tutto ciò che gli altri avevano detto su di lui/lei.
Il lunedì successivo diede ad ogni studente la propria lista.
Poco dopo, l'intera classe stava sorridendo. Davvero?" sentì sussurrare.
"Non sapevo di contare così tanto per qualcuno!"
"Non pensavo di piacere tanto agli altri" erano le frasi più pronunciate.
Nessuno parlò più di quei fogli in classe, e la prof non seppe se i ragazzi l'avessero discussa dopo le lezioni o con i genitori, ma non aveva importanza:
l'esercizio era servito al suo scopo.
Gli studenti erano felici di se stessi e divennero sempre più uniti.
Molti anni più tardi, uno degli studenti venne ucciso in Vietnam e la sua insegnante partecipò al funerale.
Non aveva mai visto un soldato nella bara prima di quel momento: sembrava così bello e così maturo...
La chiesa era riempita dai suoi amici. Uno ad uno quelli che lo amavano si avvicinarono alla bara, e l'insegnante fu l'ultima a salutare la salma.
Mentre stava lì, uno dei soldati presenti le domandò "Lei era l'insegnante di matematica di Mark?".
Lei annuì, dopodiché lui le disse "Mark parlava di lei spessissimo"
Dopo il funerale, molti degli ex compagni di classe di Mark andarono insieme al rinfresco. I genitori di Mark stavano lì, ovviamente in
attesa di parlare con la sua insegnante.
"Vogliamo mostrarle una cosa", disse il padre, estraendo un portafoglio dalla sua tasca. "Lo hanno trovato nella sua giacca quando venne ucciso.
Pensiamo che possa riconoscerlo"
Aprendo il portafoglio, estrasse con attenzione due pezzi di carta che erano stati ovviamente piegati, aperti e ripiegati molte volte.
> L'insegnante seppe ancora prima di guardare che quei fogli erano quelli in cui lei aveva scritto tutti i complimenti che i compagni di classe
di Mark avevano scritto su di lui.
"Grazie mille per averlo fatto", disse la madre di Mark.
"Come può vedere, Mark lo conservò come un tesoro"
Tutti gli ex compagni di classe di Mark iniziarono ad avvicinarsi.
Charli sorrise timidamente e disse "Io ho ancora la mia lista. E' nel primo cassetto della mia scrivania a casa".
La moglie di Chuck disse che il marito le aveva chiesto di metterla nell'album di nozze, e Marilyn aggiunse che la sua era conservata nel suo diario.
Poi Vicki, un'altra compagna, aprì la sua agenda e tirò fuori la sua lista un po' consumata, mostrandola al gruppo. "La porto sempre con me,
penso che tutti l'abbiamo conservata"
In quel momento l'insegnante si sedette e pianse. Pianse per Mark e per tutti i suoi amici che non l'avrebbero più rivisto.
Ci sono così tante persone al mondo che spesso dimentichiamo che la vita finirà un giorno o l'altro. E non sappiamo quando accadrà.
Perciò dite alle persone che le amate e che vi importa di loro, che sono speciali e importanti. Diteglielo prima che sia troppo tardi.
E un modo di farlo è: continuare ad inoltrare questo messaggio.
Se non lo invii, avrai perso un'altra bellissima occasione per fare qualcosa di gentile e carino verso gli altri.
Se lo hai ricevuto, è perché per qualcuno sei importante e c'è almeno una persona di cui ti importa.
Se sei "troppo occupato" per prenderti questi pochi minuti sufficiendi ad inoltrare il messaggio, è perché è la PRIMA volta che
non fai quelle piccole cose che farebbero la differenza in una relazione.
A più persone invii questo messaggio, migliore sarà la tua relazione con gli altri.
Ricorda, "chi semina raccoglie".
Quello che metti nella vita degli altri, tornerà a riempire la tua.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

rE' vero bisognerebbe imparare sempre a dire ciò che sentiamp per una persona a noi cara, purtroppo abbiamo dei timori a manifestare i ns sentimenti, quasi fosse un atto di debolezza, e così può capitare che un bel momento quella persona non c'è più perch' la fine di una vita può avvenire senza preavviso e allora affiorano subito i rimpianti e i sensi di colpa per non essere mai riusciti a dire "ti voglio bene" perchè questa frase è così difficile da dire?? orgoglio o timidezza?? Mio padre è mancato da pochi giorni e a me sembra di non aver detto abbastanza per fargli capire il bene che le ho voluto.
ANNA

salvo ha detto...

Grazie Anna per il tuo commento.
dimostri di avere quella sensibilità che è essenziale nei rapporti con gli altri.
In quanto a tuo padre, penso che le cure e l'assistenza che le hai dato in questi ultimi mesi siano sufficienti, e sicuramente lui lo ha capito che lo amavi.

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Vi faccio tantissimi auguri di buon Natale e felice Anno Nuovo!!!

salvo ha detto...

Grazie Blessing, ricambio gli auguri, per te e famiglia.
Ti auguro un anno pieno di gioie e di seremità.
Ciao Salvo