lunedì 28 aprile 2008

mente





Ti invio queste riflessioni che mi sono sembrate molto sagge, a me mi sono servite molto per capirmi meglio,
spero possano servire anche a te. Salvo

onoscere la mente può aiutare a risolvere molti dei nostri problemi.
Nella maggioranza dei casi il nostro modo di vivere, il nostro modo di pensare è orientato al piacere legato ai sensi.
Siamo così materialisticamente dediti a quello che crediamo possa soddisfarci.
A volte pensiamo di essere persone libere e che possiamo godere di tutto, è solo un'idea non siamo affatto liberi.
Non che qualcuno ci controlli sia chiaro, siamo oppressi dal nostro stesso attaccamento e da una mente, la nostra, di cui non abbiamo il controllo. Se arrivassimo a scoprire cos'è che veramente ci opprime, automaticamente acquisiremmo un controllo della nostra mente e per questo abbiamo tutti il dovere di conoscerla.
A giorni la vita ed il mondo appaiono così belli, altre volte diventano così brutti! Il fenomeno, inevitabilmente, ci porta a riflettere.
Non è il mondo o i disegni della vita che variano, è la nostra stessa mente che vaga, incontrollata, per oscuri sentieri. A volte, la ragione, inventa dei modelli e allora si dà smisurata importanza alle cose materiali, alla prestanza fisica o alla bellezza, e si vorrebbe oltretutto che queste cose siano 'per sempre', illusi che potranno soddisfarci e rendere così perfetta la nostra vita.
Solo proiezioni individuali basate sui nostri sensi più superficiali.
I sensi frequentemente ingannano e possono farci percepire la stessa cosa, la stessa persona o addirittura la vita, a volte orribile e a volte meravigliosa.
La mente insoddisfatta imbrigliata nell'illusione materialistica, ci farà passare da un'esperienza all'altra e così non saremo mai sazi né soddisfatti.
Molti fra noi sono preda di nevrosi e spesso rasentano la 'follia' perché mancano della necessaria saggezza interiore e della capacità di osservare la propria mente.
Perché?
Non so come parlare a me stesso.
Non sono in grado di spiegare me stesso a me stesso.
Così, preferiamo abbandonarci agli oggetti esterni, ignorando il nostro mondo interiore.
E' importante esaminare le nostre 'tendenze mentali' ed è essenziale arrivare ad essere terapeuti di se stessi.
Non possiamo continuare a credere che gli oggetti materiali possano rappresentare lo scopo della nostra esistenza.
Non dobbiamo nemmeno credere che per arrivare a conoscere noi stessi siamo costretti a seguire una religione o una filosofia. Per guidare la nostra vita non abbiamo bisogno di inserirci in una categoria religiosa.
LA MIA MENTE E' LA MIA RELIGIONE
Quando esploriamo la mente non forziamoci, non razionalizziamo. Non agitiamoci quando arrivano i problemi, cerchiamo solo di essere coscienti e consapevoli della loro origine, dobbiamo CONOSCERE la loro radice.
Proviamo a presentare in modo diverso il problema a noi stessi, proviamo a comprendere in che modo ha contribuito la mente a 'rappresentarlo' come un problema. Perché si riesca in questo non abbiamo bisogno di credere in qualcosa, non è necessario.
Disse Lama Yesce durante un incontro nel "75:
<>.
Allora, come dobbiamo esplorare la nostra mente?
Percezioni, interpretazioni, sensazioni, discriminazioni, dobbiamo cercare di arrivare all'essenza di ognuna di queste e ripulirle da ogni condizionamento subìto nell'arco della nostra esistenza. Quando si arriva ad osservare la mente nel modo giusto, fra le altre cose, si smette di criticare gli altri, si riconoscono le false interpretazioni che provenivano dalla nostra mente inquinata e contaminata.
A volte dobbiamo immaginarci spettatori di noi stessi, osservarci, osservare la nostra mente, mentre parliamo con qualcuno o mentre lavoriamo.
Il cercare di "raggiungere se stessi" non è una cosa riservata solo ad alcuni 'fissati' per le teorie orientali o per qualsivoglia religione.
Pensiamo di essere religiosi? ___Cosa significa essere religiosi?
La semplice idea di essere religioso; essere ebreo, buddhista, cattolico; non ci può aiutare, non aiuta noi e non aiuta gli altri.
Solo avendo la saggezza-conoscenza potremo essere d'aiuto a noi e agli altri.
Come potremmo badare ad altri se non siamo in grado di badare a noi stessi?
I principali problemi dell'umanità sono psicologici, non materiali.
Dalla nascita alla morte molti di noi sono costantemente dominati dalle proprie sofferenze e pregano: 'o Signore aiutami'.
Il religioso che ha molto meditato, mantiene una consapevolezza costante di Dio e della sua natura sia nella felicità che nel dolore.
Non saremmo né realistici, né tantomeno buoni religiosi, se dimenticassimo lo Spirito quando le cose vanno bene, magari impegnati nei piaceri dei sensi e ci rivolgessimo a Dio solo per chiedere un suo 'intervento' per qualcosa che ci mette in crisi.
Terminerò questa pagina con un altro passo di un discorso di Lama Thubten Yesce: <>.
Aetòs (marzo "99)
Coltiva nel tuo cuore la benevolenza per tutta l'umanità.
Poiché siamo tutti viaggiatori che in uno sconfinato deserto
si affannano per raggiungere il mare.
Abbiamo bisogno della collaborazione, dell'amicizia
e del sostegno l'uno dell'altro, affinché nel fervore del viaggio
le nostre forze non vengano meno,
lasciandoci soli e stremati sulla sabbia.
____S.K. (J.D.W.) "Do it Now!"

2 commenti:

Gianna ha detto...

Caro Salvo,sono pensieri profondi,che fanno riflettere,possono essere condivisi oppure no.Certo che su un post, non si può approfondire più di tanto.
Buona notte!

Anonimo ha detto...

carissimo,ti risponderò domani con calma!l'ho letto e riletto il tuo bellissimo post!spero di effettuare con te un bel dialogo.
a domani!
felice notte se sei ancora in piedi,altrimenti vale per la prossima,ok?
angela