venerdì 5 settembre 2008

Misteri

6 commenti:

angela ha detto...

carissimo Salvo,degli antichi,ma quelli proprio antichi antichi non se ne parla proprio,t'immagini su un libro di testo trovare la MAPPA DEGLI URALI? è una mappa incisa su cemento e porcellanna quindi su un manufatto, non su pietra,dove sono riportati fiumi e monti degli Urali vecchia di 120 milioni di anni!
Salvo!ci hanno fregato con la creazione,l'evoluzione,la religione,la civiltà occidentale,la migliore di tutte!tutta ciò che ci hanno raccontato è menzogna pura!
e continueranno a farlo!conviene loro mantenere lo sato qui delle cassate,non quelle sicilane,quelle sono buonissime!
grazie Salvo
buona serata
angela

angela ha detto...

errata corrige
lo status quo...
bacione ciao
angela

Gianna ha detto...

Ciao salvo,ciao angela,sempre + agguerrita e relista !

angela ha detto...

ciao Stella!
e tu sempre gentilissima!
un bacione
angela

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Conosco quel reperto e la storia che lo avvolge.

Misteri ce ne sono moltissimi ed il tentare di scoprirli rende la Storia ancora più affascinante.

salvo ha detto...

Delle dimensioni di un cranio umano, un teschio "vivente".

è stato ritrovato da Frederick Mike Mitchell-Hedges, durante una esplorazione in Belize, nella città maya di Labaanatum; nel 1964 il teschio passa nelle mani di Frank Dorland, esperto di cristalli, che esegue dei test presso i laboratori della Hewlett-Packard a Santa Clara in California.

Cosa emerge: il teschio è stato scolpito lungo l'asse principale del cristallo. Si tratta di una tecnica estremamente avanzata, che utilizza l'asse di simmetria e che diminuisce notevolmente il rischio di frantumazione del pezzo. Il teschio cambia di colore, sensazioni di caldo e freddo si avvertono toccando il quarzo.

Secondo Dorland "... il cristallo stimola una parte sconosciuta del cervello, aprendo una porta psichica sull'assoluto". In una dichiarazione alla stampa, lo studioso rivela: "... i cristalli emettono continuamente onde elettromagnetiche; dal momento che il cervello fa la stessa cosa, è naturale che vi sia interazione".