Il sindaco leghista di Agro nel bresciano
sospende il pranzo agli alunni della scuola materna
ed elementare che non hanno pagato la retta
ed un anonimo cittadino invia un bonifico di 10 mila euro
per mettere tutto a posto accompagnando il suo gesto
con una lettera pubblicata sul sito del “Corriere della Sera”
e riprodotta ieri da “il Fatto Quotidiano”
“Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni in una cascina come quella del film “L’Albero degli zoccoli”. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il mio patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. E’ per questi motivi che deciso di rilevare il debito dei genitori di Andro che non pagano la mensa scolastica. Premetto che non sono “comunista”. Alle ultime elezioni ho votato Formigoni. (……………)
Vedo intorno a me una preoccupante e crescente intolleranza verso chi ha di meno. Purtroppo ho l’insana abitudine di leggere e so bene che i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati piccoli passi verso il baratro. In fondo chiedere di mettere una stella gialla sul braccio degli ebrei non era poi una cosa che faceva male.
I miei compagni si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l’asticella dell’intolleranza di un passo all’anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, ma potrei portare molti altri casi. (……….).
Ma dove sono i miei sacerdoti. Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo. Se esponiamo un bel rosario grande nella nostra casa, poi possiamo fare quello che vogliamo? Vorrei sentire i miei preti “urlare” , scuotere l’animo della gente, dire quali sono i “valori” altrimenti penso che sono anche loro dentro il “commercio”.
Ma dov’è il segretario del partito per quale ho votato e che si vuole chiamare “partito dell’amore”? Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l’Italia.
(……) Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Andro? Se credono davvero nel federalismo che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle famiglie negli ultimi 10 anni. Non vorrei che il loro reddito venga dalle tasse del papà di uno di questi bambini che lavora in fonderia per meno di 1200 euro al mese. Ma dove sono i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti soldi spende l’amministrazione per non trovare soldi per la mensa. Io sono per la legalità Per tutti e per sempre. Per me quelli che non pagano sono tutti eguali, quando non pagano un pasto, ma anche quando chiudono le aziende senza pagare i fornitori o i dipendenti. Sono come i genitori di quei bambini.
I 40 bambini che hanno ricevuto la lettera di sospensione del servizio mensa, fra 20/30 anni vivranno nel nostro paese. Saranno quelli che ci verranno a cambiare il pannolone nella casa di riposo. Ma quel giorno siamo sicuri che si saranno dimenticati di oggi? Non ditemi che verranno i nostri figli perché il senso di solidarietà glielo stiamo insegnando noi adesso.
E’ anche per questo che non ci sto. Voglio urlare che io non ci sto. Ma per non urlare e basta ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani. (….). Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varrà la spesa. Il mio gesto è simbolico perché non posso pagare per tutti o per sempre, e comunque non risolve certo i problemi di quelle famiglie. Molto più dei soldi mi costerà il lavoro di diffamazione che come per altri casi verrà attivato da chi sa di avere la coda di paglia. Mi consola il fatto che catturerà soltanto quelle persone che mi onoreranno del loro disprezzo. Posso sopportarlo.
Un cittadino di Andro”.
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