martedì 30 settembre 2008

Razzismo

5 commenti:

  1. Le origini del razzismo

    Anteprima della sezione
    Un atteggiamento di tipo razzistico è costantemente presente nella storia dell’umanità, come testimonia la pratica antica della schiavitù. Gli antichi greci, e in seguito i romani, chiamavano “barbari” (cioè stranieri) quelli che non parlavano la loro lingua, avevano costumi, religioni, istituzioni diverse e vivevano al “limite” del loro mondo.

    Tuttavia, il razzismo per come noi lo intendiamo si sviluppò a partire dal XVII secolo, in seguito alle scoperte geografiche e al colonialismo. In questo periodo si affermò la convinzione che il progresso – intellettuale, scientifico, economico, politico – fosse un’esclusiva prerogativa dei bianchi e che gli altri popoli non potessero conseguire gli stessi risultati proprio a causa di una differenza biologica. Se fino a quel punto l’interpretazione prevalente del determinarsi delle varie razze era stata quella “climatica” – secondo la quale a un’origine comune erano seguiti sviluppi dovuti soprattutto alle condizioni ambientali – dal XVIII secolo si affermò la teoria “poligenetica”, che fa risalire le popolazioni del mondo a progenitori diversi.

    L’affermarsi di questa convinzione portò a ritenere inalterabili le differenze tra individui e popoli e a stabilire un principio di gerarchia secondo il quale la razza bianca era una razza superiore, predominante sulle altre; in questo modo veniva giustificato il dominio sugli altri popoli da parte dei bianchi e l’attribuzione a questi di una missione
    Ripreso da: Razzismo Internet

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  2. Racconto un episodio successomi ieri sera.
    Scendo in piazza per andare in farmacia,incontro Idris,bel ragazzo marocchino,mio alunno anni fa alla Caritas.
    Ci salutiamo e ci soffermiamo a parlare della situazione economica.
    Il discorso scivola sull'emigrazione e su come la mafia trasferisce da una parte all'altra del pianeta il materiale umano.
    A un certo punto dice sconsolato:sai Angela,quanti negri sono arrivati in Marocco dal sud dell'Africa(e cinesi!!!).
    Mentre lui dice ciò, penso"ma tu vedi questo parla di negri!lui ...africano!
    A casa poi ho riflettuto Idris è un berbero,come quasi tutti i marocchini che stanno a Ostuni e nel nord Africa.
    i Berberi sono un popolo a sè stante,sentono molto l'orgoglio della loro appartenenza al popolo berbero...ma sono pur sempre africaniii!....ma non sono NEGRI!
    per cui i "negri"...
    A te la conclusioneee!
    lieta giornata Salvo!
    angela

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  3. Cara Angela, anche Idris, si sente diverso dai neri, come ho scritto nel mio post, la diversità è in tutti noi, uno del Nord si sente diverso da uno del Sud.
    Ma anche io sono diverso da te come tu sei diversa da tutti gli altri e allora? dovremmo avere paura l'uno dell'altro? è una assurdità. come hai già detto una volta, non esistono le razze, ma esiste solo il genere umano, e tutti abbiamo il sangue dello stesso colore.
    Un abbraccio
    Salvo

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  4. In realtà molti neri sono "razzisti" fra di loro.

    Però io non mi stupirei più di tanto: di fatto anche noi siamo tutti bianchi ma ancora oggi facciamo razzismo spesso verso i meridionali. Eppure dovremmo essere tutti bianchi ed italiani...

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