Dio mi guardi dall'uomo che si proclama fiaccola che illumina il cammino dell'umanità. Ben venga l'uomo che cerca il suo cammino alla luce degli altri. Kahlil Gibran "Massime Spirituali
sabato 27 marzo 2010
venerdì 12 marzo 2010
Milano due
Salve,
sono un cittadino dell'Italianistan
Vivo a Milano DUE in un palazzo costruito dal PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.
Lavoro a Milano in una azienda di cui è mero azionista il Presidente
del Consiglio. Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco a lavoro
è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è
l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.
Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è
proprietario il Presidente del Consiglio
Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.
Al pomeriggio, esco dal lavoro e vado a far spesa in un ipermercato del
Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende
partecipate dal Presidente del Consiglio.
Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del
circuito di proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film
prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio (questi film
godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal
Presidente del Consiglio).
Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente
del Consiglio,con decoder prodotto da società del Presidente del
Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del
Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati
dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.
Soprattutto guardo i risultati delle partite, perché faccio il tifo
per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.
Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI,
i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente
del Consiglio ha fatto eleggere. Allora mi stufo e vado a navigare un pò in
internet, con provider del Presidente del Consiglio.
Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo un
libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in
Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che
vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della
maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio,
che governa nel mio esclusivo interesse!!!!!!!!!!!!!
Per fortuna!
Ricevuto da Nadia
sono un cittadino dell'Italianistan
Vivo a Milano DUE in un palazzo costruito dal PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.
Lavoro a Milano in una azienda di cui è mero azionista il Presidente
del Consiglio. Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco a lavoro
è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è
l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.
Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è
proprietario il Presidente del Consiglio
Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.
Al pomeriggio, esco dal lavoro e vado a far spesa in un ipermercato del
Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende
partecipate dal Presidente del Consiglio.
Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del
circuito di proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film
prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio (questi film
godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal
Presidente del Consiglio).
Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente
del Consiglio,con decoder prodotto da società del Presidente del
Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del
Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati
dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.
Soprattutto guardo i risultati delle partite, perché faccio il tifo
per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.
Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI,
i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente
del Consiglio ha fatto eleggere. Allora mi stufo e vado a navigare un pò in
internet, con provider del Presidente del Consiglio.
Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo un
libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in
Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che
vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della
maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio,
che governa nel mio esclusivo interesse!!!!!!!!!!!!!
Per fortuna!
Ricevuto da Nadia
martedì 9 marzo 2010
domenica 7 marzo 2010
sabato 6 marzo 2010
La regole solo per i più deboli
Non credo che la democrazia sia morta, ma penso che abbia gravi difficoltà respiratorie.
Aver permesso ad una parte del popolo di votare è democrazia, ma non lo è il modo con cui questo atto dovuto è stato compiuto e dichiarato. Non lo è, quando invece di ammettere un errore madornale legate ad un becero modo di compilare le liste, si afferma che sono stati altri a sbagliare, ad impedire, a non permettere.
I rappresentati di questo governo sembrano bambini dispotici ed irresponsabili gestiti da una manciata di genitori arroganti e padronali. Voglio un paese piegato ai loro comodi, vogliono poter scorazzare nel nostro vivere senza piegarsi mai, a loro volta, al rispetto di una regola o di quella morale di cui troppo spesso si riempiono la bocca. Ho l’impressione che ci guardino dall’alto dei loro palazzi pensando come diceva il Marchese del Grillo “ E che ce volete fa, io so io e voi non siete un cazzo!”
Credo che questo governo stia mostrando ogni giorno di più i propri limiti e difetti, in un miscuglio fatto di pochissima democrazia e molta, troppa volontà prevaricatrice ed illiberale. Credo che anche chi per passione ed ideale politico l’abbia sempre votato, non può, se dotato di un minimo senso critico ed istinto di sopravvivenza, non ammettere che chi lo rappresenta se ne frega di tutti e di tutto, anche di lui/lei. Ora non si tratta più di essere da una parte o dall’altra, di un colore o dell’altro. In questi ultimi mesi il popolo italiano sta assistendo ad uno scempio che riguarda tutti. Le ingiustizie sociali sono sempre pericolose e nessuno può essere tanto scemo da sentirsi al riparo. Oggi a me e domani a te. E la mia preoccupazione più grande non è tanto legata ad un decreto che ha cercato di mettere una toppa ad una falla creatasi per un’ incapacità ormai conclamata e palese anche ai muri.
Quello che più mi spaventa è che tutto questo sta avvenendo mentre, con una atto veramente anti democratico, questo governo ed i suoi deputati scelti e votati dal nostro popolo, quelli a cui tutti noi paghiamo stipendi e privilegi eccezionali, ha deciso in modo del tutto arbitrario e concettualmente violento di spegnere delle importanti trasmissioni informative. La Rai è un servizio pubblico ed i cittadini sono chiamati a pagare un canone, ma non sono liberi di scegliere cosa vedere, a noi non è concesso il libero arbitrio. Noi, il povero popolo siamo ritenuti, ed a volte forse giustamente, una massa d’idioti incapaci di comprendere ed interpretare ciò che ci viene detto. Questa è la stima e la considerazione con cui veniamo trattati, questo è il pensiero di fondo che muove evidentemente il loro gestirci, ops…scusate il lapsus, governarci.
Tutto quello che sta accadendo in questo paese non ha quindi una vera ed adeguata cassa di risonanza, non ha voci controcampo che urlano un diverso punto di vista. No, in un momento così delicato hanno deciso che le voci che possono raccontarci la storia che stiamo vivendo debbano essere quel bisbigli vuoti che ci arrivano dai telegiornali. Ecco io sono più spaventata da quello che stanno disfacendo ed imbavagliando, dal modo con cui tutto questo sta avvenendo, dalla prepotenza di un pensiero che mi riporta a dei racconti lontani, ad un tempo che fortunatamente non ho vissuto, ma che mio padre e mia madre essendone stati testimoni mi hanno tante volte spiegato e descritto. E vi assicuro dicevano che non è era stato per niente un bel vivere e l’Italia per riprendersi ci ha messo decenni.
Scritto di: M. Valeri
Aver permesso ad una parte del popolo di votare è democrazia, ma non lo è il modo con cui questo atto dovuto è stato compiuto e dichiarato. Non lo è, quando invece di ammettere un errore madornale legate ad un becero modo di compilare le liste, si afferma che sono stati altri a sbagliare, ad impedire, a non permettere.
I rappresentati di questo governo sembrano bambini dispotici ed irresponsabili gestiti da una manciata di genitori arroganti e padronali. Voglio un paese piegato ai loro comodi, vogliono poter scorazzare nel nostro vivere senza piegarsi mai, a loro volta, al rispetto di una regola o di quella morale di cui troppo spesso si riempiono la bocca. Ho l’impressione che ci guardino dall’alto dei loro palazzi pensando come diceva il Marchese del Grillo “ E che ce volete fa, io so io e voi non siete un cazzo!”
Credo che questo governo stia mostrando ogni giorno di più i propri limiti e difetti, in un miscuglio fatto di pochissima democrazia e molta, troppa volontà prevaricatrice ed illiberale. Credo che anche chi per passione ed ideale politico l’abbia sempre votato, non può, se dotato di un minimo senso critico ed istinto di sopravvivenza, non ammettere che chi lo rappresenta se ne frega di tutti e di tutto, anche di lui/lei. Ora non si tratta più di essere da una parte o dall’altra, di un colore o dell’altro. In questi ultimi mesi il popolo italiano sta assistendo ad uno scempio che riguarda tutti. Le ingiustizie sociali sono sempre pericolose e nessuno può essere tanto scemo da sentirsi al riparo. Oggi a me e domani a te. E la mia preoccupazione più grande non è tanto legata ad un decreto che ha cercato di mettere una toppa ad una falla creatasi per un’ incapacità ormai conclamata e palese anche ai muri.
Quello che più mi spaventa è che tutto questo sta avvenendo mentre, con una atto veramente anti democratico, questo governo ed i suoi deputati scelti e votati dal nostro popolo, quelli a cui tutti noi paghiamo stipendi e privilegi eccezionali, ha deciso in modo del tutto arbitrario e concettualmente violento di spegnere delle importanti trasmissioni informative. La Rai è un servizio pubblico ed i cittadini sono chiamati a pagare un canone, ma non sono liberi di scegliere cosa vedere, a noi non è concesso il libero arbitrio. Noi, il povero popolo siamo ritenuti, ed a volte forse giustamente, una massa d’idioti incapaci di comprendere ed interpretare ciò che ci viene detto. Questa è la stima e la considerazione con cui veniamo trattati, questo è il pensiero di fondo che muove evidentemente il loro gestirci, ops…scusate il lapsus, governarci.
Tutto quello che sta accadendo in questo paese non ha quindi una vera ed adeguata cassa di risonanza, non ha voci controcampo che urlano un diverso punto di vista. No, in un momento così delicato hanno deciso che le voci che possono raccontarci la storia che stiamo vivendo debbano essere quel bisbigli vuoti che ci arrivano dai telegiornali. Ecco io sono più spaventata da quello che stanno disfacendo ed imbavagliando, dal modo con cui tutto questo sta avvenendo, dalla prepotenza di un pensiero che mi riporta a dei racconti lontani, ad un tempo che fortunatamente non ho vissuto, ma che mio padre e mia madre essendone stati testimoni mi hanno tante volte spiegato e descritto. E vi assicuro dicevano che non è era stato per niente un bel vivere e l’Italia per riprendersi ci ha messo decenni.
Scritto di: M. Valeri
venerdì 5 marzo 2010
DONNA
UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ -
TORINO - VALLETTE – LUCENTO
OTTO MARZO FESTA DELLA DONNA
OMAGGIO A TUTTE LE DONNE
Eccole, sono tutte pronte, sedute, attente e con curiosità
aspettano che inizi la lezione.
Sono quelle dell'unitre,
La sala è piena, gli uomini sono solo tre,
le donne sono più di cinquanta, come mai?
Le donne hanno più sensibilità e curiosità,
in loro c'è una vita vissuta.
Vissuta, per accudire i mariti, i figli e i nipoti,
ora sedute in questo salone, ascoltano un docente
che parla della storia dell'umanità.
Quella umanità che senza la presenza delle donne
non sarebbe potuta esistere.
I grandi uomini che hanno fatto la storia, senza
una donna alle loro spalle, non avrebbero potuto
fare quello che hanno fatto.
Ecco allora che viene spontaneo pensare che
l'amore delle donne è infinito, ha inciso una
impronta indelebile in tutte le vicende umane.
Donna: in te c'è amore, pazienza, altruismo.
La donna genera la vita
come la terra genera il tutto
cosi anche tu, donna, sei l'essenza
della vita e da te s'irradia quella
energia necessaria che illumina
l'esistenza.
DI: Salvo 8Marzo 201
TORINO - VALLETTE – LUCENTO
OTTO MARZO FESTA DELLA DONNA
OMAGGIO A TUTTE LE DONNE
Eccole, sono tutte pronte, sedute, attente e con curiosità
aspettano che inizi la lezione.
Sono quelle dell'unitre,
La sala è piena, gli uomini sono solo tre,
le donne sono più di cinquanta, come mai?
Le donne hanno più sensibilità e curiosità,
in loro c'è una vita vissuta.
Vissuta, per accudire i mariti, i figli e i nipoti,
ora sedute in questo salone, ascoltano un docente
che parla della storia dell'umanità.
Quella umanità che senza la presenza delle donne
non sarebbe potuta esistere.
I grandi uomini che hanno fatto la storia, senza
una donna alle loro spalle, non avrebbero potuto
fare quello che hanno fatto.
Ecco allora che viene spontaneo pensare che
l'amore delle donne è infinito, ha inciso una
impronta indelebile in tutte le vicende umane.
Donna: in te c'è amore, pazienza, altruismo.
La donna genera la vita
come la terra genera il tutto
cosi anche tu, donna, sei l'essenza
della vita e da te s'irradia quella
energia necessaria che illumina
l'esistenza.
DI: Salvo 8Marzo 201
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