Dio mi guardi dall'uomo che si proclama fiaccola che illumina il cammino dell'umanità. Ben venga l'uomo che cerca il suo cammino alla luce degli altri. Kahlil Gibran "Massime Spirituali
mercoledì 26 agosto 2009
NEL DESERTO
Vagavo in un deserto, arso dalla sete,
In lontananza vidi un oasi, con verdi piante,
con ruscelli di acque fresche e scroscianti
mi affrettai e le corsi incontro, volevo placare la mia sete
quando finalmente le fui vicino e già assaporavo con emozione
il sapore della frescura e della voglia di dissetarmi, un muro
si erse intorno a quell’oasi, un muro impenetrabile.
Salvo
martedì 25 agosto 2009
RIFLESSIONI
RIFLESSIONI SULLA VITA
La vita nella sua brevità è lunga nella sua continuità.
Dalle generazioni più antiche è arrivata fino a noi, nel nostro DNA c’è tutta la storia dell’umanità.
Se potessimo andare a ritroso delle nostre generazioni arriveremmo fino agli uomini primitivi e questo spiegherebbe perchè a volte gli uomini si comportano con tanta malvagità, nel profondo del nostro cervello esistono ancora quegli istinti primordiali che in quella epoca erano necessari per la sopravivenza.
L’evoluzione umana e stata capace di mettere gl’istinti più retrogradi nel profondo del nostro cervello facendo prevalere la razionalità ma a volte quelle malvagità affiorano e anno il sopravento sulla nostra ragione.
La nostra vita e piena di contraddizioni, siamo capaci di fare cose magnifiche: come nell’arte in tutte le sue espressioni, costruire macchine complesse, amare con tanto slancio.
Ma siamo capaci anche di odiare, uccidere e scatenare guerre.
Nella nostra evoluzione siamo arrivati ad avere una “macchina eccezionale” che è il nostro corpo, il nostro cervello, con tutti i suoi organi capaci di interagire con l’esterno e trovare le soluzioni che meglio possano soddisfare le nostre esigenze.
La nostra mente è un motore instancabile, recepisce centinaia e migliaia di segnali che giungono dall’esterno, li fa suoi li elabora e decide in che modo rispondere: non sempre la nostra mente e sincera (non a caso si chiama mente) perché è capace di mentire a se stessa, sta nella nostra esperienza e la nostra saggezza dare a quei segnali il giusto valore e quindi rispondere in modo adeguato.
salvo
La vita nella sua brevità è lunga nella sua continuità.
Dalle generazioni più antiche è arrivata fino a noi, nel nostro DNA c’è tutta la storia dell’umanità.
Se potessimo andare a ritroso delle nostre generazioni arriveremmo fino agli uomini primitivi e questo spiegherebbe perchè a volte gli uomini si comportano con tanta malvagità, nel profondo del nostro cervello esistono ancora quegli istinti primordiali che in quella epoca erano necessari per la sopravivenza.
L’evoluzione umana e stata capace di mettere gl’istinti più retrogradi nel profondo del nostro cervello facendo prevalere la razionalità ma a volte quelle malvagità affiorano e anno il sopravento sulla nostra ragione.
La nostra vita e piena di contraddizioni, siamo capaci di fare cose magnifiche: come nell’arte in tutte le sue espressioni, costruire macchine complesse, amare con tanto slancio.
Ma siamo capaci anche di odiare, uccidere e scatenare guerre.
Nella nostra evoluzione siamo arrivati ad avere una “macchina eccezionale” che è il nostro corpo, il nostro cervello, con tutti i suoi organi capaci di interagire con l’esterno e trovare le soluzioni che meglio possano soddisfare le nostre esigenze.
La nostra mente è un motore instancabile, recepisce centinaia e migliaia di segnali che giungono dall’esterno, li fa suoi li elabora e decide in che modo rispondere: non sempre la nostra mente e sincera (non a caso si chiama mente) perché è capace di mentire a se stessa, sta nella nostra esperienza e la nostra saggezza dare a quei segnali il giusto valore e quindi rispondere in modo adeguato.
salvo
domenica 23 agosto 2009
L'energia che è in noi
ESSERE O APPARIRE
Apparire o essere?
Apparire per nascondere i nostri difetti e la
nostra ignoranza.
Essere sè stessi è difficile, e come
"denudarsi" e quindi ci copriamo con le
vesti dell'apparenza.
Salvo
Apparire per nascondere i nostri difetti e la
nostra ignoranza.
Essere sè stessi è difficile, e come
"denudarsi" e quindi ci copriamo con le
vesti dell'apparenza.
Salvo
mercoledì 19 agosto 2009
Albero Antico
HO SOGNATO DI ESSERE UN ALBERO
UN ALBERO GRANDE SU UNA COLLINA.
DOMINAVO LA VALLE.
LE SUE RADICI CONTORTE PENETRAVANO
NELLA TERRA IN PROFONDITA’.
IL SUO TRONCO ROBUSTO E SPIGOLOSO
CON UNA SCORZA ANTICA, SI SGRETOLAVA.
I SUOI RAMI SPOGLI SI PROIETTAVANO IN
UN CIELO TEMPESTOSO, COME UN GRIDO DISPERATO.
Salvo
UN ALBERO GRANDE SU UNA COLLINA.
DOMINAVO LA VALLE.
LE SUE RADICI CONTORTE PENETRAVANO
NELLA TERRA IN PROFONDITA’.
IL SUO TRONCO ROBUSTO E SPIGOLOSO
CON UNA SCORZA ANTICA, SI SGRETOLAVA.
I SUOI RAMI SPOGLI SI PROIETTAVANO IN
UN CIELO TEMPESTOSO, COME UN GRIDO DISPERATO.
Salvo
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